Il 2020 perde sia il Rally dei Nuraghi e del Vermentino che il Rally Terra Sarda.
Due decisioni dolorose, ma inevitabili quelle prese rispettivamente da Rassinaby Racing e Porto Cervo Racing che hanno spostato al 2021 le proprie manifestazioni. La gara di Berchidda, inizialmente a calendario per il 4-5 aprile, aveva la titolarità di Campionato Italiano Rally Terra e sarà prerogativa dell’organizzazione mantenere tale validità anche per l’anno prossimo: “Il Rally dei Nuraghi e del Vermentino è nato 18 anni fa per pura passione e dal quel lontano 2002 è la passione il motore che ha alimentato la nostra manifestazione. Era così in passato, è così adesso e sarà cosi sempre- si legge in una nota-. L’edizione 2020 era da noi molto attesa. Il ritorno alla titolarità, un gruppo consolidato e ancora più affiatato un rilanciato spirito, ci avevano spinti a lavorare da subito per il nostro pubblico. La pandemia del Covid-19 ha stravolto i nostri piani così come quelli di tutti gli sport (e non solo) a livello mondiale. Ora qualcuno è ripartito, altri attendono protocolli sanitari per poterlo fare e norme stringenti e costose da far rispettare per mantenere il distanziamento sociale. Al Vermentino non sono applicabili questi modelli. Il Vermentino è condivisione, amicizia, festa, passione. È valorizzazione del territorio, è valorizzazione di tradizioni sociali, culinarie e vitivinicole. Il Vermentino è pubblico, persone, tifosi e curiosi. Il Vermentino è l’ospitalità Berchiddese, è la vista su Tavolara di Loiri-Porto San Paolo, è la movida di Olbia, è l’accoglienza di Telti. È per questo motivo che abbiamo chiesto la congelazione della titolarità di quest’anno per il 2021. Per potervi regalare il Vermentino che avete conosciuto in questi 18 anni. Per noi non è business, non è un lavoro. Noi lo facciamo per passione“.
Notevoli difficoltà e incertezze non affrontabili in così poco tempo a disposizione sono alla base anche del rinvio del Rally Terra Sarda: “Tenuto conto della situazione critica causata dal Coronavirus- ha dichiarato il presidente della Porto Cervo Racing Mauro Atzei– non ci sono le condizioni per confermare la nona edizione della gara che avrebbe dovuto svolgersi dal 2 al 4 ottobre prossimi. Con estrema amarezza, siamo costretti a rinviare al 2021 l’attesa e apprezzata competizione che ogni anno attira sempre numerosi equipaggi da tutta Italia. È una situazione molto complicata, abbiamo analizzato tutti gli aspetti e le alternative, e quella più giusta riteniamo sia rinviare il Rally Terra Sarda al 2021 affinché sia una grande festa per tutti, come è sempre stata in tutte le edizioni e negli eventi organizzati dalla Porto Cervo Racing”.
Il fiduciario regionale di Aci Sport Giuseppe Pirisinu ha così commentato ai nostri microfoni: “Gestire questa emergenza sanitaria non è semplicissimo soprattutto a livello di costi; non dimentichiamo che le gare si fanno soprattutto per gli spettatori. In questo periodo storico la scelta migliore era quella di rinviare il tutto al 2021, mantenendo la validità delle due gare per il 2021. Ora gli organizzatori avranno più tempo per allestire nel miglior modo possibile le loro bellissime gare, attese da noi, dal pubblico e dai concorrenti che non vedono l’ora di rimettersi casco e tuta per affrontarle. Ora attendiamo nuove indicazioni dalla federazione che si è già sentita con gli organizzatori delle varie discipline con incontri a distanza. Sono state fatte le giuste considerazioni, valutando anche le spese ulteriori che potrebbero esserci: inoltre hanno fatto la scelta migliore per mantenere la titolazione perché, secondo le indicazioni della Federazione, chi avrebbe deciso di organizzare nel secondo semestre del 2020 la propria gara titolata e avrebbe poi rinviato ugualmente la gara al 2021 avrebbe perso automaticamente la validità”. Per ora rimangono in piedi nel settore rally, il Rally de Parco Geominerario (rinviato a data da destinarsi) e il Rally Italia Sardegna, di cui abbiamo scritto nelle scorse ore.
Matteo Porcu