Il centrocampista del Cagliari, Matteo Prati, è intervenuto durante la trasmissione Il Cagliari In Diretta su Radiolina. Queste le sue dichiarazioni.
Sul pareggio contro il Napoli
“Il pareggio è stato un risultato che ci sentivamo. Contro il Napoli abbiamo giocato molto bene e sicuramente non meritavamo di perdere. Quando ha segnato Luvumbo siamo esplosi”.
Sulla svolta e sulla corsa salvezza
“Già da Udine si era visto un Cagliari diverso, siamo arrivati a giocare contro il Napoli sapendo le nostre qualità. Abbiamo fatto una grandissima partita a livello tecnico e tattico. Abbiamo preso la partita con gli artigli. Arriviamo a questo periodo concentrati, con tanti scontri salvezza da affrontare. Dobbiamo dare il massimo come ci dice il mister e sarà quello che faremo per portare a casa più punti possibile”.
Sulle dimissioni di Ranieri
“Sono cose che rimangono nello spogliatoio però diciamo che quando il mister ci ha detto questa cosa ci ha dato ancor più unità e compattezza. Dal martedì successivo, poi, siamo andati in campo ancora più forti di prima. È stato un segnale che ci ha unito ancora di più, consapevoli che dobbiamo salvarci perché lo dobbiamo a questa terra e ai sardi. Adesso inizia per noi un nuovo campionato e siamo contenti”.
Sulla trattativa con il Cagliari
“Io stavo finendo il Mondiale U20 ed era il 12-13 giugno ma eravamo già avanti con i tempi. Una settimana dopo ho iniziato a parlare con il mio procuratore e da quando mi ha detto che c’era il Cagliari, ho detto che volevo andare a Cagliari. È stata una trattativa difficile ma sapere di essere allenato da un tecnico come Ranieri è stato lo stimolo in più che ho avuto per poter crescere. È stato facile da quel punto di vista ma difficile per altri. Ringrazio comunque il presidente e il direttore per avermi voluto qui. Sono molto contento”.
Sul salto di categoria
“Sicuramente è stato più difficile il salto dalla Serie B alla Serie A. Passare dalla D alla B è comunque un grande salto anche perché la cadetteria è un campionato importante. Tuttavia penso che la A sia un campionato difficilissimo. In tal senso, i primi mesi sono stati difficili, sono arrivato in ritardo di condizione e i ritmi erano più alti. Su questo devo ringraziare davvero mister Ranieri perché mi ha aiutato tanto e soprattutto i miei compagni perché sia i vecchi che i più giovani mi hanno dato una mano e accolto nella maniera più bella. Con i ragazzi mi sono trovato molto bene fin da subito e quindi li ringrazio molto”.
Sul momento personale in campionato
“Nel calcio ci sono gli alti e bassi. Io comunque sono sereno, da tempo sto lavorando molto e bene. Il mio obiettivo è quello di allenarmi sempre al meglio e dare sempre il massimo. Poi, ovviamente, le scelte le fa il mister. Io dovrò essere pronto quando lui mi chiamerà di nuovo in causa”.
Sulla prima da titolare alla Spal
“Daniele (De Rossi n.d.r.), anche quando non giocavo dall’inizio, mi ha sempre aiutato e mi ha sempre detto di spingere forte in allenamento. I suoi consigli mi hanno aiutato tanto in campo e ad essere tranquillo. Alla prima da titolare mi disse ‘vai in campo e mostra quello che sai fare, vedrai che andrai bene’. Da lì la sua fiducia verso di me è cresciuta sempre di più e a lui devo molto”.
Sull’allenamento a porte aperte ad Asseminello
“I nostri tifosi sono davvero fantastici. Anche oggi erano in tantissimi, loro ci mettono sempre il cuore e noi nei loro confronti dobbiamo avere un motivo d’orgoglio in più rimanendo in Serie A. Loro si meritano questo e noi non dobbiamo assolutamente farglielo mancare”.
Sulla ricerca del primo gol in A
“Lo sto cercando, ci sto provando e spero che arrivi il prima possibile però l’importante è che prima arrivino i tre punti”.
Sul primo giorno al Cagliari
“Quando sono arrivato al Cagliari, la prima cosa che mi sono chiesta è stata ‘davvero sono qui?’. Il primo giorno è stata un’emozione incredibile. Per com’è andata a finire l’anno scorso, penso che Pavoletti sia stato il giocatore che volevo vedere di più”.
Su Pavoletti
“È un ragazzo che ci motiva sempre ed è un capitano fondamentale per noi. Peccato per l’infortunio che ha avuto però siamo sicuri che sarà sempre con noi anche se non sul terreno di gioco”.
Sul calendario
“Il mese di marzo sarà tosto e avremo tutti scontri diretti. Noi dobbiamo pensare partita dopo partita, allenarci al massimo, seguire il mister perché senza di lui non ce la facciamo. Ora, però, pensiamo all’Empoli e a portare a casa i tre punti”.
Sulla sfida contro l’Empoli
“L’Empoli ha tanti giocatori forti però ogni gara è a sé. Noi dovremo andare lì e fare la nostra partita, cercando di portare a casa i tre punti perché sono fondamentali soprattutto in questo momento”.
La Redazione














