Intervista a tutto campo tra presente, passato e futuro quella rilasciata dal centrocampista del Cagliari, Matteo Prati, ai microfoni di ravennaedintorni.it. Di seguito alcuni passaggi delle dichiarazioni del 20enne play ravennate.
Sulle voci di un interesse della Roma
“Non lo seguo il calcio mercato. Se c’è qualcosa che devo sapere, chi di dovere mi informerà. Al momento sono concentrato sulla prossima stagione con il Cagliari”.
Sulla prima stagione con il Cagliari
“È stato un grande mix di emozioni e di prime volte, sia personali che professionali. Ricordo il primo allenamento, il primo giorno a Cagliari, il primo incontro con il mister Claudio Ranieri, le prime partite contro le “grandi”, che fino a quel momento avevo sempre e solo sognato. La gioia più forte resta però il gol, un’emozione che è difficile da spiegare. In una partita così importante (il 19 maggio scorso in casa del Sassuolo, nella vittoria per 2-0 che ha garantito la salvezza matematica dei sardi, n.d.r.), sotto la curva dove c’erano tantissimi nostri tifosi in trasferta. Quel gol mi ha dato un’energia di una potenza mostruosa”.
Sul passaggio dalla Serie B alla Serie A
“La differenza maggiore tra A e B? L’intensità di gioco. In serie A hai pochissimo tempo per pensare, devi essere veloce di testa perché gli avversari ti sono subito addosso”.
Sul giocatore più forte affrontato
“Il più forte Calhanoglu. Quello che più mi ha stupito invece è stato Vlahovic, per la fame che ho visto che aveva in campo, incoraggiava tutti, si è preso la squadra sulle spalle quando abbiamo giocato contro la Juve a Cagliari”.
La Redazione