Gianmarco Pozzecco ha presentato la prossima sfida di campionato contro Brindisi nella Club House della Dinamo Sassari.
“Faccio veramente i complimenti a Brindisi per come stanno giocano, ci mettono energia e condivisione sia in coppa che in campionato: faccio i complimenti a Vitucci e alla società, stanno giocando ad altissimo livello. Non a caso sono secondi, è la squadra insieme alla Virtus Bologna che gioca meglio: siamo consapevoli che domenica sarà molto difficile, giocano veramente bene. Sarà importante riuscire per noi far si che le nostre caratteristiche prendano sopravvento sull’altra, dovremo riuscire a fare determinate cose che li possano mettere in difficoltà. Noi abbiamo un 5 vero per esempio, cosa che loro non hanno: ora cercheremo di sviluppare queste situazioni, ma noi vogliamo giocare la nostra pallacanestro come sempre. Mi piace vedere queste situazioni in cui si mette non per prima la pallacanestro, quindi non posso che fare i complimenti a Brindisi per avere permesso a Banks di andare a vedere la nascita del suo figlio negli Stati Uniti, perdendolo per alcune partite, ma con noi ci sarà. Penso che sarà una partita eccellente per lo spettacolo, nella serie playoff avrebbero potuto vincere tutte e tre le gare contro di noi: sarà interessante per il pubblico e non solo perché si sfidano le due seconde”.
Sulla sconfitta di martedì in Coppa: “Penso non ci sia un allenatore al mondo che rispetta e ama i propri giocatori come lo faccio io, questa è la mia prima e unica necessità come allenatore. Parlo di loro come se fossero dei figli e continuerò a farlo: logico che un padre ogni tanto si debba arrabbiare, ma questo non significa che non continui ad amarli. Non cambierò mai questo punto di vista. Abbiamo la capacità di giocare una pallacanestro produttiva, ma non abbiamo vie di mezzo: o giochiamo concentrati e facciamo una pallacanestro stellare, altrimenti risultiamo poco energici. Devo fare in modo ci siano di più momenti di pallacanestro stellare, tutto qui. Non giochiamo male se i ragazzi non sono concentrati o prendano la partita sotto gamba: noi quando siamo focalizzati completamente e vogliosi di andare in un’unica direzione, giocando tutti insieme. Quando questi aspetti scemano un po’ sembra che siano meno energici: sono certo di quello che dico. Faccio un lavoro particolare, voglio stare vicino a tifosi e giocatori ma questo mestiere implica cinismo: sono fatto così’, ma ho delle responsabilità. Ho sempre la percezione della squadra, delle difficoltà che un giocatore vive sia mio giocatore che avversario: certe volte per aiutarlo devi abbassare il tuo livello di pretese, ma non devi abbassarlo così tanto da farlo sentire a disagio. Forse sbaglio nelle mie reazioni a volte, ma mi sono già scusato martedì: penso di essermi preso una responsabilità in quel momento, sono stato aggressivo per far capire di prendere un’altra direzione”.
La chiusura sul rumour di un interessamento della Stella Rossa: “Sì, mi ha cercato una squadra di Eurolega, però non ne parliamo più”.