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Gianmarco Pozzecco

Pozzecco: “Ottima difesa, Pierre merita l’Nba”

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Le dichiarazioni dalla sala stampa del Palaserradimigni dopo la vittoria della Dinamo contro il Torun.

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Così Gianmarco Pozzecco in conferenza stampa: “Vorrei congratularmi con Sebastian Machowski, perché è stato un buon giocatore di basket e ci conosciamo da tempo, è davvero un bravo ragazzo e penso diventerà un grande allenatore. Anche se avevano poche rotazioni, hanno giocato un grande basket e questo non è mai facile, per me, onorando questa competizione con il massimo impegno. Non è stata una partita facile per noi, perché tutti sapevamo delle assenze di Evans e della partenza di McLean, ma sono molto orgoglioso di Magro e Sorokas per quello che hanno fatto. Questa partita volevamo dedicarla a Luca Ruggiu, che ci ha lasciato prematuramente e che sappiamo esser un grande tifoso della Dinamo e quanto fosse legato a questi colori. Per quanto riguarda oggi siamo molto contenti perché era una partita semplice sulla carta, ma l’abbiamo affrontata bene e con il giusto piglio, difendendo con buona continuità contro una squadra che di solito segna tantissimo. Non è semplice giocare queste partite, sono molto contento per Jerrells perché ha giocato una partita vera e intensa dall’inizio ed è questo il Curtis che noi vogliamo”.

“Loro avevano in campo quintetti con cinque tiratori, eravamo preoccupati e abbiamo fatto una difesa aggressiva sulla linea da 3, ma non era propriamente una zona: eravamo sempre pronti ad aiutare l’altro sul pick and roll, però siamo stati bravi ad adeguarci alla partita. Non siamo ancora qualificati matematicamente, ma manca poco. Mercato? Non riusciamo a trovare il giocatore perfetto perché oltre a saper giocare a basket, deve anche essere bravo a giocare a Mario Kart. Abbiamo una squadra di ragazzi che stanno bene insieme e Jamel era uno di questi, poi il suo problema era legato a una situazione psicologica che capisco: per lui venire alla Dinamo dopo Milano, Kuban e Olympiakos era un passo indietro. In più era dietro Bilan nelle rotazioni, era difficile che accettasse questo ruolo di comprimario ma lo ha fatto sempre seriamente. Aveva l’uscita sul contratto e l’ha sfruttata, ma ha sempre fatto quello che gli ho sempre chiesto: colgo l’occasione per ringraziarlo e mandargli un grosso abbraccio. Pierre? Oggi in panchina ho detto che mi sembrava un po’ stanco, poi mi hanno massacrato in panchina, visto la sua partita. Non ho più parole per descriverlo. Voglio bene a questa squadra e questa società, ma l’anno prossimo Dyshawn deve giocare in Nba, o quantomeno in Eurolega. Ho giocato con grandissimi campioni, ma lui è davvero fortissimo”. 

Questa l’analisi di Stefano Gentile: “Non è stata una partita facile da approcciare, era importante partire bene visto il momento di piccola emergenza e ognuno di noi doveva dare un qualcosa in più. Sapevamo che Torun è una squadra dal grande potenziale offensivo, e che tanto sarebbe passato dal controllo dei rimbalzi offensivi, dove abbiamo fatto bene. Quando siamo riusciti a prendere il ritmo dietro, in avanti abbiamo avuto modo di mettere in mostra il nostro talento offensivo, giocando con rispetto di Torun senza esagerare. Abbiamo nel nostro DNA la possibilità di correre ed essere aggressivi, dal primo all’ultimo di noi. La chiave della nostra stagione sta nella continuità difensiva, perché poi anche in attacco i risultati si vedono, perché siamo una squadra difficile da affrontare”. 

 
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