Gianmarco Pozzecco ha commentato così in sala stampa la vittoria sul filo di lana contro Ankara.
“Innanzitutto voglio fare i complimenti ad Ankara, giocatori e staff, hanno giocato una partita maschia. Avevano quasi vinto sul +9 e se lo avessero fatto non ci sarebbe stato davvero nulla da dire; però non hanno fatto i conti con questi ragazzi di cui noi tutti dobbiamo essere orgogliosi. Partite del genere sono belle da vivere, ma faticose da giocare: sul 79 a 70 per loro i turchi non hanno smesso di giocare e solitamente in questi break non succede. Ankara è un po’ indietro in campionato, ma è una squadra molto forte; hanno talento e presenza fisica, non hanno perso lucidità durante la gara e per noi la rimonta è diventata lunga. Sono felice per come si è sviluppato il recupero. Dwayne ha fatto 2 punti nel primo tempo, ma ha fatto i due più importanti del match; sono contento di tutti, di Sorokas, ma anche di chi è rimasto in panchina come Bucarelli, Magro e Devecchi a cui cercherò di ritagliare sempre più spazio”.
“Il pubblico ci aiuta sempre, è corretto ed è estremamente caloroso; è stata una bella partita, vista la posta in palio-prosegue il tecnico triestino-. Sono fortunato ad essere in questa posizione, questi ragazzi sono primi in Champions e secondi in campionato; usufruisco della loro grande voglia, anche se commettiamo qualche errore come Pierre che sbaglia l’ultimo libero di proposito. Gli italiani? Abbiamo recuperato completamente Stefano Gentile che è un giocatore straordinario; mi piacerebbe si parlasse di più a livello nazionale di lui. Vitali è un ragazzo straordinario ed è estremamente forte, oggi ha giocato da campione e ci ha tenuto in partita in momenti difficili”.
“Ieri ho visto Curtis un po’ cupo– confida Pozzecco- gli ho detto che sarebbe partito in quintetto, ma a fine allenamento mi ha detto di non cambiare niente e continuare a far giocare Spissu dall’inizio e non vedeva perché dovessimo cambiare le cose che vanno bene; per me questa è una cosa di valore. Penso che ce ne siano pochi come lui al mondo quando il risultato conta e oggi l’ha dimostrato. L’arbitraggio? Penso che solo provando a fare una cosa riesci ad avere il giusto punto di vista per avanzare una critica e io l’arbitro non l’ho mai fatto; nel dubbio però penso che però dovessero fischiare qualcosa in più a noi. Sono contento che Sardara sia stato espulso (ride ndr), di solito costa caro a me, ma stavolta dovrà pagare… “.