A due giorni dalla sfida casalinga contro Trieste, Gianmarco Pozzecco ha tenuto la sua conferenza stampa nell’ambito della Fiera Promo Autunno di Sassari.
“Per me quella con Trieste sarà una gara particolare, sono triestino da adozione e penso sarò ancora più emozionato quando giocheremo in trasferta. Trieste ha avuto un percorso difficile e fin qui poco significativo sulle loro possibilità. Sono una squadra che alla fine verrà fuori e che dobbiamo rispettare: sono un cantiere aperto ed è normale che Dalmasson abbia bisogno di tempo, ma sono sicuro che faranno un bel campionato, sperando ovviamente che inizino a fare punti non da questa domenica. Hanno giocatori che escono dalla panchina che hanno conoscenza e attaccamento, sono caratteristiche che chiediamo anche noi ai nostri giocatori, perché nel nostro caso capire di rappresentare Sassari e la Sardegna deve essere fondamentale. Marco Spissu è rimasto fermo ieri, ma lo staff medico ci ha dato garanzie sulla sua presenza. Stamattina abbiamo parlato con i ragazzi nella riunione tecnica di partire in modo energico: Trieste deve capire che non sarà una partita semplice da subito. È vero che hanno giocatori esperti e che quindi possono non soffrire una partenza veloce, ma è anche vero che arrivano da un momento non facile e che, con tutto rispetto, abbiamo giocatori più forti rispetto a loro.”.
Poi un primo bilancio sulle prime settimane: “Stiamo regalando un entusiasmo contagioso, dobbiamo lavorare e fare in modo che si continui così. Sto cercando di far capire che non voglio essere un allenatore che da degli ordini, ma che voglio allenare in modo collaborativo. Voglio che i ragazzi capiscano che le cose capiscano le proprie responsabilità, sono entusiasta di come stanno procedendo le cose. La partita di Trento ne è stata un esempio: quando sono stato espulso lo staff e i giocatori hanno continuato nonostante la mia mancanza, sono contento di questo. Il vero manager è quello che costruisce un qualcosa che funzioni anche in sua assenza. Andando a Ginevra per l’incontro tra gli allenatori della Basketball Champions League ho scoperto che c’è grande rispetto e stima per la Dinamo Sassari. Sono stato orgoglioso di rappresentare Sardara e il Banco di Sardegna”.
Poi un riferimento a un episodio accaduto in settimana tra la Reyer Venezia verso il Lokomotiv Kuban, allenato dall’ex MIlano Luca Banchi: “Leggo cose sui giornali rispetto a cose che accadono nella pallacanestro che mi lasciano basito. Non so se parlarne o meno perché da un punto di vista mi danno fastidio e mi lasciano indifferente. Penso che tutti dobbiamo focalizzarci sulla sportività. Vorrei che nel mondo della pallacanestro che i principi sani dello sport vengano messi in testa e non quelli della vittoria e della sconfitta. Ci sono allenatori che filmano allenamenti della squadra avversaria il giorno prima o lo stesso della partita: io non l’ho mai fatto, penso che la tecnologia che ci sia ora penso non sia poi così utile, ma c’è ancora chi lo fa. Mi da fastidio non tanto che accada, ma di chi si lamenta di chi lo fa: ovviamente mi riferisco a una partita di Coppa in settimana con quei presunti video “rubati”. Mi piacerebbe che ci fosse più armonia tra noi allenatori, siamo frustrati e guadagniamo poco inoltre siamo i primi a pagare se le cose vanno male: vorrei dare un messaggio positivo in una situazione un po’ negativa”.