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Pozzecco: “Non vogliamo smettere di sognare”

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Il coach della Dinamo Sassari Gianmarco Pozzecco ha presentato la terza sfida del girone di Champions League.

Dopo aver ritrovato la vittoria contro Cantù, il Banco di Sardegna ospita i belgi dell‘Ostenda: “Sono molto contento della vittoria di Cantù, voglio ringraziare il pubblico del PalaDesio e il mio staff al completo per l’eccellente lavoro- le parole dell’allenatore che in Brianza aveva lasciato spazio a Gerosa nel dopo gara-. Ma soprattutto sono felice di vedere come la squadra ha giocato e reagito dopo la sconfitta in Turchia. Nei giorni scorsi ho letto su un quotidiano che il bilancio statistico di vittorie dallo scorso febbraio è dell’80%: credo che chiunque orbiti nel mondo Dinamo, dagli addetti ai lavori ai tifosi, debba essere orgoglioso di farne parte, stiamo vivendo una pagina di sport incredibile e vogliamo continuare a sognare”.

Non sarà una sfida facile per i sassaresi: “Abbiamo grande rispetto dei nostri avversari ma è prioritario per noi restare focalizzati su noi stessi: domani giocheremo contro una squadra allenata molto bene dal mio amico Dario Gjergja. Quando una squadra è guidata da un buon tecnico i risultati si vedono e infatti sono primi nel loro campionato e stanno facendo bene in BCL. Sono un avversario temibile, ne siamo consapevoli, ma arriviamo con fiducia dalla partita con Cantù dove ho visto dei segnali importanti, mostrando una chiara identità. Domani chiederò ai miei ragazzi di prendere consapevolezza nei loro mezzi, consolidando questa identità che sul parquet di Desio si è vista chiaramente. La chiave è stata fare con costanza quello che vogliamo fare”

Sulla situazione della Dinamo, Pozzecco aggiunge: “Noi giochiamo una pallacanestro diversa da quella che generalmente si gioca in Italia, siamo in alta classifica alla voce rimbalzi ma non mi sorprende. Nel costruire la squadra abbiamo ricalcato la struttura dello scorso anno, scegliendo di dominare l’area a rimbalzo magari precludendoci uno strech four, il 4 dinamico che tira da fuori, anche se abbiamo Dwayne che può vestire questo ruolo ma l’abbiamo preso perché è forte internamente. Nel nostro gioco il campo non è mai così aperto perché abbiamo scelto giocatori forti internamente, riempiamo l’area in attacco ed è più difficile fare l’assist e incorrere in un errore, da cui deriva il bilancio negativo assist-palle perse. Ma è una logica che abbiamo perseguito e vogliamo seguire, miglioreremo conoscendoci meglio e lavorando bene insieme. Domani affrontiamo una squadra con un giocatore importante sotto canestro come Thompson e sabato affronteremo Roma che nel pitturato ha Jefferson. Non siamo preoccupati, abbiamo Bilan e McLean che possono contrastarli al meglio. Sono molto contento perché nella nostra squadra ogni partita abbiamo protagonisti diversi: a Cantù Michele Vitali e Miro Bilan – che ultimamente avevano fatto più fatica- sono stati determinanti. È importante stare tutti sulla stessa pagina e a questo proposito sono contento di vedere gli sforzi di un giocatore come Curtis Jerrells che si ritrova calato in un contesto completamente diverso rispetto allo scorso anno, ma che vedo impegnarsi duramente per trovare la sua dimensione. La Champions League? In una competizione più corta come la coppa non sono ammessi passi falsi in casa perché significa andare a vincere in trasferta, dove i viaggi sono più lunghi, dispendiosi e diventa più complicato vincere. Non voglio fare calcoli, perché snatura il lavoro, ma dobbiamo restare concentrati e continuare a lavorare duro. Non vogliamo smettere di sognare”.