Intemperanza e scarso rispetto verso le terne arbitrali. L‘Olbia chiude le porte ai propri spettatori del settore giovanile per via di alcuni episodi che sono andati controcorrente alla sportività e al fair play.
Il comunicato
Attraverso i propri canali ufficiali, la società gallurese ha annunciato che le prossime partite del settore giovanile saranno a porte chiuse. “Visto il susseguirsi di episodi di intemperanza e di scarso rispetto nei confronti delle terne arbitrali delle “tifoserie” sia locali che ospiti durante lo svolgimento di alcune partite del settore giovanile, la società rende nota la decisione di far disputare le prossime due giornate a porte chiuse- si legge nel comunicato-. L’Olbia calcio ha da sempre ribadito ai suoi tesserati e a tutti coloro che sono legati ad essi da rapporti di amicizia e/o parentela che il fair play, l’educazione e l’ospitalità sono i capi saldi dell’educazione e dei comportamenti che è tassativo tenere nei confronti degli addetti ai lavori e degli avversari. Questi provvedimenti entreranno in vigore ogni qual volta ce ne sia la necessità e saranno inoltre programmati incontri e seminari con tesserati e le famiglie per ribadire loro i principi che portiamo avanti, le regole e le conseguenze.”.
Le parole
“Lo sport e la civiltà devono viaggiare di pari passo e partecipare ad un evento sportivo deve essere un aggregante sociale e non l’occasione per sfogarsi inveendo contro chi permette con il proprio operato che l’evento abbia luogo.” sono le parole del Presidente Alessandro Marino, “Ovviamente non mi riferisco alla maggioranza degli spettatori che sono di fatto vittime di pochi che invece non riescono a contenersi. Certi comportamenti non sono e non saranno mai tollerati sotto la mia gestione”.
La Redazione














