Al termine della sfida pareggiata per 0-0 contro il Cassino, l’allenatore del Budoni Mario Petrone ha commentato la prestazione e il risultato ottenuto dai suoi in occasione del match contro la formazione laziale. Di seguito le parole del tecnico biancoazzurro.
Sulla gara
“Questo è il segnale che dovevamo dare a noi stessi, ho tenuto due punte in campo perché nonostante l’inferiorità numerica dovevamo crederci fino alla fine. Faccio i complimenti ai nuovi arrivati che si sono subito messi a disposizione. Nelle partite precedenti avevamo delle difficoltà perché stavamo lavorando molto sull’intensità durante gli allenamenti, parlo al passato perché oggi abbiamo dimostrato di avere la giusta condizione per poter lottare fino al 95′ creando i presupposti per passare in vantaggio”.
Sull’espulsione di Farris
“Più che sull’espulsione di Farris mi vorrei concentrare su tutti i falli che ha subito Lancioni senza che gli avversari venissero ammoniti. Questa è stata l’ennesima partita in cui è stato maltrattato, come accaduto anche contro il San Marzano quando il loro terzino in più occasioni è stato meritevole del secondo giallo. A nostro favore queste situazioni non capitano mai, questa non è una lamentela ma un dato di fatto. Lancioni è il calciatore che è stato pestato maggiormente in tutta la Serie D. A oggi ha subito 75 falli. Noi invece ci ritroveremo domenica prossima senza Farris”.
Futuro
“Tutte le gare per noi sono fondamentali. La nostra stagione inizierà mercoledì prossimo. Il mercato va completato, vanno prese le pedine giuste nel posto giusto. Anche perché oggi avrei potuto fare delle scelte diverse e più propositive a gara in corso. Spero, quando verrà chiuso il mercato, di avere la rosa al completo. La pausa serve tanto per lavorare, però credo sia giusto che i giocatori passino le vacanze a casa propria. Una volta chiuso il mercato, quando inizierà il girone di ritorno, inizierà il nostro campionato”.
Sul ritorno in Sardegna
“Io sono venuto qua a Budoni perché ho ritrovato un gruppo di amici, dal direttore al presidente. Sono venuto con l’obiettivo di raggiungere la salvezza, dobbiamo assolutamente farcela. Questo è un segno di riconoscimento anche nei confronti della Sardegna che è una terra che amo tanto. Voglio raggiungere questo obiettivo”.
La Redazione