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Petagna: “Ranieri come un padre, voglio salvare il Cagliari e rimanere qua”

Andrea Petagna esulta dopo il gol dell'1-1 in Cagliari-Bologna | Foto Valerio Spano
Andrea Petagna esulta dopo il gol dell'1-1 in Cagliari-Bologna | Foto Valerio Spano
sardares
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Lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport per Andrea Petagna, reduce dalla prima marcatura con la maglia del Cagliari nella sfida vittoriosa contro il Bologna della scorsa domenica: vi riportiamo alcune delle dichiarazioni della punta rossoblù.

Momento
“Il gol col Bologna l’ho vissuto come una liberazione. Non si poteva vedere lo zero alla voce marcature. È un buon periodo. Bisogna sfruttarlo. Quando gioco con continuità faccio queste prestazioni. A Cagliari mi trovo molto bene. Voglio fare bene e salvarmi in una corsa salvezza che durerà fino alla fine perché così il presidente mi riscatta. Non bisogna perdere gli scontri diretti. Sono stato in 10 squadre e non mi ha mai pesato, ma ora vorrei smettere di girare”.

Il rapporto con Ranieri
“Per tutti noi è come un padre. Su di me ne hanno dette di tutti i colori. Lui ha creduto in me. Voglio ripagare la fiducia e quella del presidente Giulini che mi ha portato qui. Ranieri mi chiede di andare più dentro l’area perché lì si fanno i gol. Ci sto lavorando per migliorare, sono anche pronto a tirare i rigori”

La concorrenza
“Non mi aspettavo una concorrenza così. I vecchi trainano un bel gruppo. Pavoletti ha 35 anni e non ha mai saltato un allenamento, ed è forte. Quando giochi titolare sai che hai 4 persone in panchina che vogliono entrare, non è semplice. Ora si è alzato il livello degli allenamenti c’è più agonismo e qualche fallo”.

La Redazione

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