L’allenatore del Pescara, Zdenek Zeman, è intervenuto in conferenza stampa a margine del match casalingo perso per 2-1 all’Adriatico contro la Torres. Queste le sue dichiarazioni.
Partita
“Analisi della gara? Penso che loro hanno fatto bene e sono capolista. È una squadra esperta, che sa gestire la partita e gioca. Noi abbiamo sbagliato nel primo tempo perché era tutto troppo lento. Abbiamo giocato da dietro con i difensori centrali, con palloni lunghi per le punte e non arrivavano a loro. E poi non abbiamo attaccanti di due metri. Nel secondo tempo penso che abbiamo fatto meglio. A parte i gol subiti, abbiamo cercato di costruire qualcosa e le azioni le abbiamo create. Anche nel primo tempo con Accornero abbiamo avuto un’occasione facile”.
Risultato
“Se quello di oggi è per me un risultato giusto? Io penso che nel secondo tempo abbiamo fatto di più rispetto a loro. Loro nel primo tempo hanno avuto due occasioni ma tutte su calcio d’angolo e su palle alte. Se il pareggio sarebbe stato più giusto? Per me sì, ma abbiamo perso. Ce la prendiamo e cerchiamo di aggiustare quello che non va”.
Contraccolpo psicologico
“Se c’è il timore di un eventuale contraccolpo psicologico com’è successo l’anno scorso dopo la sfida al Catanzaro? Le sconfitte insegnano, poi chi vuole imparare, impara. Ripeto: noi siamo una squadra che deve giocare sul ritmo e sulle giocate. Noi giochiamo ogni palla a 40 metri e non arriviamo. Se arriviamo, poi sbagliamo e questo non si deve ripetere. Dobbiamo cercare di giocare. Poi, quando giochiamo, siamo bravi, di meno quando non giochiamo. Se abbiamo giocato meno bene per demeriti nostri o per meriti dell’avversario? Loro si sono difesi bene. Noi abbiamo davanti tre attaccanti piccoli e dobbiamo cercare di sfruttare la loro velocità e la loro tecnica. Se noi ci tiriamo la palla sopra la testa, è difficile che ci vadano. In fase difensiva nessuno dei tre è bravo tanto da poter aiutare il centrocampo e la difesa”.
Cambi
“I due cambi all’intervallo? Se dovevamo giocare questi palloni lunghi, Tomasini era più robusto rispetto a Cuppone. L’altro era Manu al posto di De Marco, che si perdeva e non è riuscito a trovare la posizione da dove poteva giocare poi per gli attaccanti. Anche lui, quando oggi c’era la palla da dietro, giocava la palla all’indietro. Lui è l’unico che manda la palla dentro e oggi non l’ha fatto. Se l’esperienza della Torres ha fatto la differenza? Loro sono una squadra esperta, sono gente di 30 anni e 4-5 che hanno già giocato a calcio. Mi dispiace perché abbiamo regalato nel primo tempo”.
La Redazione