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Pesaro-Sassari 69-79: la Dinamo rischia nel finale ma si sblocca lontano da casa

Stephane Gombauld durante Dinamo Sassari-Happy Casa Brindisi | Foto Luigi Canu
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Una Dinamo Sassari quasi perfetta per 30′ scherza con il fuoco nel quarto finale ma alla sirena finale conquista la sua prima vittoria esterna stagionale in Serie A, battendo la VL Pesaro 69-79. Si chiude così con un successo il girone d’andata per i biancoblù, con due punti che allontanano la zona rossa della classifica in virtù della sconfitta di Treviso nell’anticipo del sabato.

La gara

Conferma quanto visto a Cholet Piero Bucchi, con Kruslin da tre e Charalampopoulos da quattro insieme a Jefferson, Tyree e Gombauld a completare il quintetto base. Il croato si accoppia subito con Cinciarini e complica già il primo possesso avversario, con Jefferson che dall’altra sigla i primi due punti della gara. Gli attacchi si sbloccano, ma è soprattutto la confusione da una parte e dall’altra nei primi minuti a essere protagonista. Gombauld lavora bene spalle a canestro e firma il 6 pari, mentre Charalampopoulos spende presto il secondo fallo e allora dalla panchina si muove qualcosa. Visconti impatta bene dalla panchina e scrive +4 (12-8). Il parziale si allunga con Mockevicius, ma è bravo Gentile ad attaccare il ferro e a tenere in scia una Dinamo meno brillante offensivamente rispetto ai primi minuti. Visconti dalla lunetta regala il +7 sul 17-10, poi il +10 alzandosi dai 6.75, con la Vitifrigo Arena che reagisce bene agli stimoli. Sassari però costruisce bene l’ultimo tiro del quarto e con Tyree accorcia sul 20-13 su cui si chiudono i primi dieci di gioco.

Il canestro in realtà gira l’inerzia della gara. Cappelletti gestisce egregiamente anche il primo possesso del secondo periodo e mette in ritmo McKinnie che dall’arco si iscrive a referto. Si apre il parziale, con Tyree che in penetrazione impatta a quota 20. Sassari lavora bene a rimbalzo, ma soprattutto è reattiva e ancora Tyree confeziona un gioco da tre punti che vale il sorpasso sul 20-23. Toté ferma l’emorragia, ma Sassari è solida nella propria metà campo e si tiene avanti complice anche il buon impatto di Cappelletti che mette la firma su un parziale di 8-0 che fa allungare nuovamente Sassari (24-33). Buscaglia chiama il secondo timeout nel periodo a poco meno di 4′ dall’intervallo lungo e cerca una soluzione agli evidenti problemi offensivi. Cinciarini di rabbia accorcia con un gioco da tre punti, la Dinamo però è padrona mentalmente del match e con Gombauld tocca il +10, prima che ancora una volta sulla sirena Sassari costruisca per Jefferson la tripla del 28-41 su cui si chiude il primo tempo.

Sassari apre bene anche il terzo periodo con Tyree che veleggia sino al ferro. Il prodotto di Ole Miss si esalta e dopo la rubata di Gombauld si alza da tre facendo muovere solo la retina, per poi gestire in maniera perfetta una transizione per i due punti di Charalampopoulos che valgono il +20 sul 28-48. Buscaglia chiama un altro minuto, Pesaro ci mette un paio di possessi ma risponde con la tripla in transizione di Tambone. Gombauld però vola e inchioda, ma è soprattutto la tripla dall’angolo di Jefferson dopo un’ottima circolazione di palla a far male ai pesaresi (31-53 a 6′ dalla terza sirena). Il pubblico si spazientisce invece Sassari vola e si infiamma dall’arco: Charalampopoulos per due volte e Tyree timbrano dai 6.75 e fanno fanno toccare a Sassari il +30, prima che la VL riesca a limare i danni per il 42-68 su cui si chiude il terzo periodo.

Sembra tutto già scritto, ma i ritmi nel quarto finale si abbassano. Pesaro allora prova a sfruttare la situazione, con Sassari che invece perde in lucidità come dimostra il tecnico fischiato a Jefferson. Sul canestro di Cinciarini che vale il -20 (48-68), Bucchi chiama minuto ma non ha la risposta che vorrebbe. Visconti si arresta da tre e segna, poi è Ford dalla lunetta ad accorciare. La Dinamo non segna per più di 5′ e la VL torna definitivamente in partita con il parziale di inizio periodo che arriva sino al 15-0 interrotto dal libero di Diop. L’alley-oop di Toté riporta anche il pubblico in gara, prima che Ford punisca il cambio e si alzi dall’arco riporti il vantaggio sotto la doppia cifra. L’ala pesarese si esalta, ruba la palla a un confuso Jefferson e inchioda il -7 (64-71 a poco meno di 3′ dal termine). Bucchi spende anche il terzo timeout, ma la Dinamo sembra aver staccato la spina e dopo un attacco gestito male lascia il tiro da tre aperto a Visconti che non sbaglia. Tyree si risveglia e fa respirare Sassari con una gran penetrazione poi però la combina grossa perdendo un pallone prezioso che consegna a Pesaro un tiro in più dentro l’ultimo minuto di partita. La squadra di Buscaglia però paga lo sforzo e l’ex Ostenda si rivela decisivo: prima Visconti prima sbaglia il tiro che avrebbe riaperto definitivamente la gara, poi commette fallo proprio sulla guardia della Dinamo che con un gioco da tre punti scaccia via tutti i fantasmi. La tripla di Kruslin sulla sirena conta per la differenza canestri, con il risultato che si ferma sul 69-79.

VL Pesaro-Dinamo Sassari 69-79

(20-13; 8-28; 14-27; 27-11)

VL Pesaro: Bluiett 6, Visconti 19, Ford 9, Maretto, Tambone 8, Cinciarini 11, Mazzola, Stazzonelli, Toté 7, Mockevicius 9. Allenatore: Buscaglia.

Dinamo Sassari: Cappelletti 2, Treier, Tyree 26, Kruslin 3, Raspino, Gandini, Gentile 2, Diop 5, McKinnie 5, Gombauld 12, Jefferson 12, Charalampopoulos 12. Allenatore: Bucchi.

Matteo Cardia

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