Quello delle finali nazionali di beach soccer nel capoluogo è un evento che ha cambiato gli obiettivi del Cagliari Beach Soccer. La società cagliaritana, nata cinque anni fa, tenterà di raggiungere le finali nazionali che si terranno tra il 5 e il 7 agosto proprio a Cagliari. Il presidente Manuel Perra ha parlato ai nostri microfoni degli obiettivi per il presente e per il futuro del club.
Sulle finali in Sardegna
“Sì è una grossa responsabilità, l’obiettivo diciamo che ce l’hanno dettato dal dipartimento di beach soccer. Perché comunque dopo gli ultimi anni complessi dovevamo fare una stagione tranquilla. Con le finali nazionali a Cagliari invece abbiamo dovuto, e ne siamo contenti, allestire una squadra all’altezza per arrivare a giocare nella nostra città. Sarebbe un’importante vetrina“.
Sulla crescita della realtà
“In cinque anni, la cosa che ci fa più piacere è che adesso parlando con le persone o si è alla ricerca di partnership appena diciamo beach soccer riconducono subito allo sport, questo cinque anni fa non accadeva ed era un po’ un problema. Questa possibilità è data dal lavoro che abbiamo fatto, giochiamo d’estate mentre i mostri sacri Cagliari e Dinamo Sassari non giocano, quindi noi cerchiamo di ritagliarci il nostro spazio e diventare la terza squadra della Sardegna“.
Sulla mancanza di una beach arena
“Si diceva o si dice ancora per le società di Serie A che si vede dal terreno di gioco se è una società è seria o no: da noi non possono neanche vederlo e non ci possono paragonare con nessuno. Purtroppo il campo è fondamentale per poter fare questo sport per almeno sette mesi, che ritengo il raggio temporale per definire il beach soccer un vero sport: abbiamo l’under 20, vorremmo fare l’under 18, l’under 15 e la femminile, quindi serve assolutamente una struttura. A Cagliari abbiamo tanta spiaggia, ci sono anche tanti luoghi abbandonati, saremo pronti a investire“.
Sul roster
“Ci saranno giocatori di futsal e calcio a 11 di prima fascia, perché calcio a 5 peschiamo molto dalla Serie A2 e quindi da un campionato nazionale. Per il calcio a 11 abbiamo Alberto Usai e Manis che non scopriamo noi oggi. Per quanto riguarda gli stranieri abbiamo preso quelli più forti che questa società abbia mai avuto: sono tre nazionali, Rolòn e Medina dal Paraguay che ieri hanno vinto la Copa America contro il Brasile, e Adrian Frutos che gioca con la maglia della Spagna, una delle selezioni più forti al mondo“.
Sulle ambizioni
“Cosa rispondo al vice-presidente Desini? Che ci hanno messo nei casini (ride, ndr). Dobbiamo per forza vincere e cercare di arrivarci in tutti i modi, sapendo che comunque rimane uno sport. Noi ce la metteremo tutta, se poi il campo dovesse dire di no andremo a vedere le partite e programmeremo subito per gli anni futuri. Perché questo non è un progetto annuale, non è un torneo estivo ma un campionato Figc e negli anni siamo sicuri di voler essere tra le top del campionato e di giocare per lo Scudetto“.
dall’inviato Francesco Aresu
