Gaston Pereiro, fresco di convocazione con l’Uruguay di Oscar Tabarez per le due gare di qualificazione a Qatar 2022 contro Cile ed Ecuador, è stato intervistato da Cuore Rossoblù, il magazine settimanale del Cagliari de L’Unione Sarda.
L’autore del gol del momentaneo 2-3 con la Roma, sconfitta che ha poi segnato l’esonero di Rolando Maran, ha parlato anche del suo ruolo in campo: “Non ho problemi di posizione, sulla trequarti sono a mio agio, ma mi sta bene partire anche dalla destra: era quello che mi aveva detto l’allenatore prima di entrare. Mi piace partire dalla destra e rientrare sul mio sinistro: sono nato centravanti e posso entrare anche lì, posso fare tutto purché sia utile alla squadra”.
“La Serie A- prosegue il classe 1995– penso sia a metà tra il calcio libero uruguaiano e quello olandese con schemi e velocità: qui le squadre sono chiuse e c’è una definizione dei ruoli, per fortuna so tirare da fuori. Modelli? Senza dubbio Recoba, era il mio idolo da bambino e ho avuto la fortuna di giocare con lui. Sono stato bene in Olanda, ho vinto e giocato in Champions League, poi è arrivato l’infortunio e si è avvicinata la scadenza del contratto: il PSV non mi ha fatto giocare, perché sperava di vendermi e lì si è inserito il Cagliari. Non ho alcuno strascico dopo l’operazione. La Sardegna? Ha molte similitudini con l’Uruguay e non c’è il freddo dell’Olanda. Qui ci sono stati molti miei connazionali, il Cagliari è conosciuto al mio Paese e spero di essere alla loro altezza. Tabarez? Un maestro, in campo e fuori. Qui a Cagliari conoscevo già Nandez, sto scoprendo Oliva e ho stabilito un bel feeling con Simeone”.