E il terzo giorno si vide Radunovic. Allenamento della mattina caratterizzato dalla prima seduta in rossoblù per il portiere ex Atalanta, arrivato ieri in Val di Pejo. Ma soprattutto la giornata della tattica, in cui si sono iniziati a vedere le prime idee embrionali di gioco di mister Semplici.
Tattica
Dopo una fase di attivazione atletica Leonardo Semplici ha guidato in prima persona la prima vera sessione di schemi e costruzione di gioco in Trentino. Difesa a 3 nella squadra senza portiere in un 3-4-1-2 molto in linea con le attese di inizio ritiro. Contro un 4-4-2 allenante e utile per provare gli schemi. A impostare sempre la squadra a tre, con alcune situazioni interessanti. In uscita dal basso i due esterni di centrocampo partono molto larghi, bassi vicini alla linea difensiva i due interni e il trequartista molto alto quasi sulla linea degli attaccanti. A dettare i movimenti offensivi è il trequartista (Joao), aspetto sottolineato più volte da Semplici: “Gli attaccanti si devono adattare al movimento del trequartista”. A proposito di movimento per le punte una l’indicazione del tecnico a Pavoletti interessante, tra le altre: “Leo, sforzati di venire meno incontro”. L’ex Spal vuole il bomber livornese più vicino possibile alla porta. Indicazioni anche in fase di non possesso: “Il primo giocatore che va in pressione è determinante. È importante non si faccia saltare altrimenti vanifica tutto il lavoro degli altri”.
Rog
Dopo la sessione tattica durata meno di un’ora la squadra ha chiuso la mattinata con una fase di scarico e massaggi. Lavoro sempre in personalizzato per Marko Rog, che sta proseguendo ancora il recupero dal lungo infortunio al ginocchio e fin qui non ha mai preso parte a partitelle ed esercizi con scontri di gioco in questo ritiro.
dall’inviato Roberto Pinna