Dopo il diesse Nereo Bonato e il nuovo tecnico Davide Nicola, ora tocca al capitano. Sarà infatti il centravanti e capitano Leonardo Pavoletti il primo giocatore del Cagliari a presenziare in conferenza stampa davanti ai giornalisti in questa prima parte del ritiro estivo, che i rossoblù hanno iniziato nella giornata di lunedì 8 luglio ad Asseminello.
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A cura di Matteo Cardia
Finisce la conferenza stampa
Sul messaggio per i giovani: “Inizio a pensare come un cagliaritano. Io vorrei compagni di squadra che siano veramente felici di venire a Cagliari e rimanere a Cagliari. Mi accorgo che qualcuno magari storce il naso all’inizio, poi invece rimangono o tornano nel tempo libero se cambiano squadra. Vorrei far capire che qui è un posto bello. E vorrei far vivere alla città e ai tifosi delle annate belle. Perché si vive bene, questo posto si merita che arrivino giocatori forti perché si vive un calcio diverso rispetto alle altre parti d’Italia. Mi piacerebbe che un giocatore decidesse di venire a giocare a Cagliari, vorrei che questo diventasse un pensiero generale, non pensarla come un’esperienza per fare le ossa. Mi piacerebbe si potesse raggiungere questo obiettivo mentale, con i giocatori che decidono loro di venire a Cagliari. Questo mi piacerebbe instillare nei nuovi compagni e magari in futuro in altri ruoli”.
Sui cambiamenti con Nicola: “Ranieri e Nicola seguono lo stesso principio. Sanno che non c’è il singolo che fa la differenza ma se faremo tanti punti sarà sempre forza del gruppo. Credo che sia un tecnico che proverà a tirare fuori da ognuno di noi il meglio, per farci sentire più forti. Ti porta tutta la squadra a salvarti però e questo accomuna i due tecnici. Da Nicola percepisci un certo tipo di energia, arriva in modo diverso. Di mister Ranieri però ce ne sarà sempre uno”.
Sulla passata stagione: “Credo che nella passata stagione oltre che al campo sia stato determinante il valore umano che c’era dentro lo spogliatoio. Tutti che seguivamo il nostro mister, che si pendeva dalle sue labbra, poi c’erano tanti ragazzi che tenevano alla città. L’insieme di cose ci ha portato alla salvezza. Ora siamo a un nuovo capitolo, avremo un allenatore che darà la sua impronta, altri ragazzi che porteranno entusiasmo, dovremo essere bravi a sfruttare questi aspetti che non c’erano. Magari c’erano più senso di appartenenza e altre qualità nel passato, ora dovremo sfruttare chi è stato felice di venire a Cagliari. Questo porta anche a noi allegria, perché vuol dire che anche noi stiamo facendo bene il nostro lavoro. Poi credo che il rispetto e la forza del gruppo dovrà essere sempre il punto base. Da quello non dovremo allontanarci, ma dovremo crescere anche nuovi leader, formare un nucleo che alla fine dell’anno ti permettano di avere un nucleo che vadano dritti come treni”.
Su dove deve migliorare e sul passaggio da Ranieri a un’altra era: “A livello tecnico penso sempre che possa migliorare, facendo esercitazioni adeguate. La mia tecnica migliora se faccio certe cose. Oramai si lavora per dettagli, poi fisicamente si guarda ai dati. Devo trovarmi in un calcio molto più veloce, a riuscire con stop o movimenti o posizioni del corpo a compensare quella mancanza di prestanza fisica, perché non è più la stessa rispetto a tempo fa. Poi dopo un anno e mezzo pieno di emozioni, c’è anche stato un bel cambiamento di giocatori, i nuovi porteranno grande entusiasmo noi dovremo essere bravi a fargli capire come stare bene qui e in città. Credo poi che un allenatore così carico, pieno di entusiasmo e che vuole raggiungere un obiettivo, saprà trascinarci verso il nostro obiettivo”
Sul proprio obiettivo personale: “Il mio obiettivo personale è quello di ritornare a raggiungere la doppia cifra. Prima di smettere lo voglio raggiungere, ho ancora due anni per provare a rivivere un’annata da protagonista. Non a sprazzi, ma con continuità: rivivere belle emozioni, essere il protagonista su cui la squadra può fare affidamento. Mi sento vivo e credo che se messo nelle condizioni giuste posso ancora fare un po’ di gol”.
Su quale ruolo interpretare quest’anno: “Quando non ci sono i difensori sono fortissimo (ride). Il mister mi ha detto cerchiamo di dare più continuità possibile, poi dovremo ritagliare una preparazione particolare su di me. Un ragazzo di vent’anni può fare una prestazione d’allenamento più continua, io mi devo gestire invece per l’obiettivo di arrivare in forma alla Coppa Italia. Quello di Nicola è uno staff pronto e preparato, quando ho esposto il mio pensiero erano d’accordo, mi hanno detto di lavorare il giusto per le mie caratteristiche. Ora stiamo facendo i test, penso che sono rimasti sorpresi anche dai miei risultati, nonostante il matrimonio, però insomma sanno che gioco o non gioco amo il Cagliari e che darò tutto. Spero di ritagliarmi più spazio e gioie in campo, ma sono sicuri che anche quando non giocherò sarò una presenza importante per gli altri. Come ho detto anche al mister, mi sono reso conto negli anni che se il Cagliari vince stiamo tutti bene. Se il Cagliari vince, si vive bene e questa è la cosa più importante”
Sull’importanza dei gol e sul peso di essere l’uomo simbolo: “In realtà è bello avere questa responsabilità. Non è semplice come a volte è sembrato, ma quando tanti ci credono diventa più facile, mi sento più forte anche io. Sono in una fase della carriera in cui so in cui sono bravo e che devo sfruttare. Ho un allenatore in questo momento che credo sappia motivare, sappia tirare fuori qualcosa che non sai di avere. Sono molto curioso di affrontare questo anno con lui, so che ci farà bene”.
Sul rinnovo e su Nicola: “Non è che non credessi più di tanto nel rinnovo, sapevo che me lo sarei dovuto lottare sino alla fine. In realtà la società, il presidente, il direttore e mister Ranieri avevano fatto una riunione. Soprattutto il presidente aveva spinto verso febbraio per il rinnovo, abbiamo iniziato a parlare e abbiamo concluso abbastanza velocemente perché la volontà di tutti era quella di continuare. Molto probabilmente quei gol con il Frosinone, con il Sassuolo, anche episodi successi dentro lo spogliatoio raccontati da mister Ranieri hanno influito positivamente. Sono stracontento, saranno altri due anni di battaglie e sofferenze insieme. Ora è arrivato mister Nicola, abbiamo sempre lottato per la salvezza contro. Ha avuto subito un impatto, penso anche con la città e l’ambiente molto positivo. Si sta aprendo poco, sta più che altro cercando di captare i nostri segnali, ci stiamo confrontando molto e piano piano capiremo il suo modo di pensare e di vivere. Mi è sembrato uno molto romantico nel piacere di vivere e lottare insieme, segue un po’ il filone di Mister Ranieri. Noi siamo pronti, sappiamo che per raggiungere l’obiettivo ci sono poche cose che vanno tenute strette nei momenti meno positivi, ma sappiamo anche che tutti insieme possiamo raggiungere bei traguardi”
16.40 – Si attende ancora l’arrivo di Leonardo Pavoletti. Il giocatore livornese è stato l’elemento da cui il Cagliari ha deciso di ripartire con il primo rinnovo: qui per leggere
16.32 – Qualche minuto d’attesa in più per l’inizio della conferenza stampa. Intanto, l’allenamento di oggi potrebbe essere il primo per Mattia Felici, ufficializzato nella serata di ieri dal club di Sa Ruina
16.28 – La giornata odierna dovrebbe essere anche quella dell’annuncio del nuovo accordo con Nicolas Viola: clicca qui per la news
16.25 – Si avvicina la conclusione della prima settimana di lavoro per i rossoblù. Una settimana iniziata con la conferenza stampa di Davide Nicola (qui per leggere) e del direttore sportivo Bonato (qui per le parole). Nella giornata di ieri, invece, il primo allenamento aperto alla stampa del gruppo (qui per il nostro recap).
16.17 – Ben ritrovati amiche e amici di Centotrentuno, siamo pronti a raccontarvi in diretta la conferenza stampa del capitano del Cagliari, Leonardo Pavoletti.