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Pastori, a Sassari riapre il tavolo

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Riapre il tavolo della vertenza latte tra pastori sardi e industriali, alla presenza dei delegati ministeriali arrivati da Roma.

Accade nella giornata dell’8 marzo a Sassari, in Prefettura, e non mancano momenti di tensione tra le parti. Ferma la richiesta dei pastori (80 centesimi al litro), altrettanto fermi gli industriali sul non andare oltre quota 72 centesimi al litro. “Non ci arrendiamo, se pensano di prenderci per sfinimento e convincerci a mollare sbagliano di grosso”, dicono i pastori mentre aspettano novità dai loro rappresentanti seduti al tavolo.

A mediare è il prefetto di Sassari Giuseppe Marani. I pastori ribadiscono che gli assalti ai camion del latte “ci danneggiano e non fanno parte della nostra protesta, forte ma civile”, mentre il Consiglio dei ministri ha dato l’ok al Decreto per il sostegno del settore lattiero-caseario in Sardegna stanziando 29 milioni di euro (10 sono messi a disposizione inizialmente dal Ministero delle Politiche Agricole per il 2019).

Un fondo “destinato a favorire la qualità e la competitività del latte ovino attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, l’adozione di misure temporanee di regolazione della produzione, previa verifica della compatibilità con le norme europee, compreso lo stoccaggio privato dei formaggi ovini a Denominazione di origine protetta, nonché attraverso la ricerca, il trasferimento tecnologico e gli interventi infrastrutturali nel settore di riferimento”.

“Con le norme approvate – il commento del ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio, come riporta L’Unione Sarda – interveniamo con strumenti urgenti e decisivi. Fatti e non parole. Mi auguro che finiscano le polemiche e si ricominci a lavorare, ne va del futuro di tutti”.

Il presidente regionale di Confagricoltura, Luca Sanna, auspica che il prezzo del latte venga legato a quello del pecorino, e che si allarghi il paniere dei prodotti caseari di riferimento oppure la griglia di pagamento, ma “su questi temi è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità confermando che sui progressi fatti non si possa tornare indietro, ottenendo un risultato non solo per il momento contingente – conclude – ma specialmente per il futuro con uno sguardo alla prospettiva che veda una filiera forte dove si riequilibrino i ruoli e i poteri contrattuali delle parti, in quest’ottica Confagricoltura continuerà a garantire il proprio contributo”, ha concluso Sanna.