Vittoria senza discussioni per Primoz Roglic (Jumbo-VIsma) alla Chalon Sur Saone-Chiroubles, prima vera tappa con difficoltà altimetriche della Parigi-Nizza: lo sloveno ha messo una bella ipoteca sulla vittoria finale della corsa sbaragliando la concorrenza sull’ultima delle sette salite in programma della frazione. Fabio Aru ha chiuso la sua fatica in 26ª posizione a 1’07” pagando le accelerazioni nello strappo finale verso la località d’arrivo.
Azione del mattino composta da Julien Bernard (Trek-Segafredo), Anthony Perez (Cofidis), Fabien Doubey (Total Direct Energie), Jose Rojas (Movistar), Oliver Naesen (Ag2R-Citroen) e Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix): Doubey si stacca sul primo dei due passaggi sul Col de Durbize dal plotoncino di testa, ma la vera accelerazione del gruppo principale è arrivata solo nei pressi del Mont Brouilly ai -30 km dal traguardo sotto l’azione di UAE, Ineos e Deceunick. In testa è rimasto il solo Bernard e il gruppo si è scremato proprio sul penultimo dei sette GPM previsti dalla tappa: successivamente si sono avvantaggiati Cavagna e Sanchez in prossimità della salita finale, con il francese che ha però alzato bandiera bianca per la rottura del cambio. Lo spagnolo ha raggiunto e poi staccato il fuggitivo del mattino, ma poi è stato ripreso dallo sloveno Roglic che è partito ai -3 km senza venire più raggiunto e tagliando il traguardo in solitaria. Alle sue spalle a 12″ ha chiuso il gruppetto principale regolato da Schachmann (Bora-Hansgrohe) su Martin (Cofidis) e Benoot (DSM): il villacidrese non è riuscito nel finale a reggere le accelerazioni del plotone di testa e si è classificato a 1’07” dal vincitore in 26ª posizione: in classifica generale il sardo è 32° a 2’27” da Roglic che comanda con 35″ su Schachmann. Domani la Vienne-Bollène di 200 km, frazione sulla carta dedicata ai velocisti del gruppo.
Matteo Porcu