La velista cagliaritana Marta Maggetti, fresca di medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 nell’iQFOil, ha parlato dalle colonne de La Gazzetta Dello Sport. Una medaglia, quella conquistata dall’atleta azzurra, che ha riportato l’Italia sul podio della specialità a 24 anni di distanza dall’ultima volta, a Sidney 2000 con Alessandra Sensini. Di seguito alcuni pezzoni delle parole della stessa Maggetti alla Rosea.
Sul risveglio da campionessa olimpica
“Ero così stanca che quando è suonata la sveglia ho pensato che avrei voluto dormire un’altro po’. Poi ho visto lei. La medaglia d’oro. Era sul mio comodino, il mio comodino capite?”.
Sull’oro olimpico e l’arrivo a Casa Italia
“La tensione dopo la vittoria nell’iQFOil? Non mi piace averne troppa addosso. A volte riesco a gestirla bene, altre ho bisogno di un supporto e intervengono i miei genitori, il mio storico massaggiatore Giuseppe Pugliese o la mia migliore amica Virginia, la prima persona che ho videochiamato dopo la vittoria. A Marsiglia per fortuna sono stata brava a tenere a freno le emozioni, anche se due giorni prima dell’inizio ero parecchio agitata”.
Sulla dedica a Gigi Riva
“Più che una dedica, era un pensiero per una persona speciale. Non l’ho mai conosciuto ma per noi cagliaritani è un mito. L’ho sempre stimato tanto, per le scelte che ha fatto nella vita e perché era timido e umile, un po’ come me”.
Sulle parole del tecnico Belli Dell’Isca
“Il mio allenatore ha detto che sono un osso duro? Non ha torto. È che non sempre riesco a esprimere le sensazioni che ho dentro. Sapete che animale mi sento? Un delfino. Ne vedo tanti, spesso al Poetto mi seguono: anche loro comunicano e spesso non vengono compresi”.
La Redazione
