È arrivato al 56° Trofeo Laigueglia il debutto tra i professionisti di Orlando Pitzanti.
Il giovane sestese, ingaggiato dal Team Area Zero (D’Amico – Um Tools) diretto dall’ex ciclista professionista Massimo Codol, non ha concluso la dura corsa ligure che ha aperto il calendario della Ciclismo Cup e la stagione nei confini nazionali. Pitzanti si è ritirato al 130° km (dei 203 previsti) sulle rampe del Testico, una delle salite più difficili del Trofeo Laigueglia, non prima di aver dato il suo contributo alla squadra: la D’Amico-UM Tools ha infatti ottenuto un buon risultato col sedicesimo posto di Ivan Martinelli, primo arrivato tra i team con la licenza Continental.
Per il sardo è arrivata anche la soddisfazione personale di essere il primo millenial (insieme all’emiliano Baroncini) ad aver partecipato a una gara professionistica italiana. Il suo fisico agile e minuto e la regione di provenienza, fanno si che il paragone con Fabio Aru (dieci anni più grande di lui) sia immediato: “Mi sono allenato con lui a Villacidro, posso dire che è il mio modello – ha svelato a La Repubblica –. Per un ragazzo di oggi è dura questa vita, le tentazioni sono dietro l’angolo, ma le soddisfazioni della corsa ti ripagano”.
Prima di buttarsi a capofitto sulla bicicletta c’è una maturità da ottenere al Liceo Classico, guarda caso stesso diploma preso da Aru; dopo il Laigueglia infatti il sestese ha preso il primo aereo per tornare in Sardegna e andare il giorno dopo tra i banchi del “Siotto” di Cagliari. Da qui a luglio ci sarà però l’opportunità di mettersi ancora un dorsale sulla schiena e tornare in gara tra i Pro o con gli Under 23. Nell’immediato nel programma del Team Area Zero ci sarà il 24 febbraio il GP Slovenian Istria, gara in linea di circa 150 km: sarà l’occasione per rivedere Pitzanti di nuovo in corsa?
Matteo Porcu