Riparte al Bruno Nespoli contro il Savoia il campionato dell’Olbia: il tecnico Ze Maria ha presentato così alla vigilia la sfida contro i campani valida per la 28ª giornata di Serie A.
La partita
“Siamo in un momento positivo, veniamo da tre vittorie e la squadra sta giocando molto bene. Vogliamo proseguire su questa strada: durante la sosta la squadra si è allenata bene, il gruppo è solido e unito, e quando parlo di gruppo intendo anche me e lo staff tecnico. In allenamento qualche parola o contatto in più ci sta, e alza la competizione. Sono contento anche della parte atletica, sulla quale abbiamo lavorato la scorsa settimana. Insidie della gara di domani? Come noi, il Savoia viene da tre vittorie consecutive. È una squadra molto buona, giovane, e gli piace giocare a calcio: domani speriamo di interrompere il loro momento positivo e di proseguire il nostro. Sarà una gara difficile ma in casa cercheremo di imporre il nostro ritmo.
Ripartenza
“Dopo la partita con l’Atletico Lodigiani ho detto che la sosta arrivava al momento giusto, perché avevamo speso tanto fino a quella partita, e ci serviva rifiatare, e il lavoro atletico fatto durante la sosta ci servirà nelle ultime sette partite. Inoltre, avevo dei giocatori acciaccati, come Costanzo e Maspero, che ne hanno approfittato per recuperare, per cui la sosta è servita anche ad evitare di perdere pezzi per strada, perché nelle ultime partite ha giocato sempre la stessa squadra. C’era anche il rischio di spezzare il ritmo, ma dobbiamo saper gestire anche questo rischio e ripartire per raggiungere il nostro obiettivo che è quello della salvezza prima possibile. In queste settimane abbiamo potuto lavorare anche su novità tattiche”.
Bilancio
“Quando sono arrivato io il 13 novembre la classifica e il clima dentro e fuori lo spogliatoio era quello che era. Oggi posso dire che siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. I ragazzi hanno capito gli errori fatti, abbiamo dialogato, c’è tanto scambio di idee e di opinioni, e si vede perché la squadra non ha paura di giocare e di sbagliare. Ha voglia di vincere, che aveva anche prima che arrivassi io, ma non sapeva come trasferire questo in campo. Rapporto con la dirigenza? Quando arrivano i risultati è tutto più semplice. C’è scambio di idee con la proprietà e i dirigenti del club per aiutare la squadra, soprattutto la prima squadra: abbiamo bisogno delle energie della società per raggiungere prima possibile l’obiettivo primario della salvezza della categoria, e i dirigenti stanno facendo il massimo per questo. Dobbiamo essere più cattivi sotto porta: creiamo tanto, anche nell’ultima partita non abbiamo concretizzato per quanto creato, e quando è così rischi di subire gol su palla inattiva o con un tiro da fuori. In questi giorni abbiamo lavorato tanto anche sulle conclusioni in porta”.
Obiettivi
“Playoff? Io non mi pongo limiti. Abbiamo fatto questo ragionamento nello spogliatoio: i playoff non sono un’utopia ma sono difficili come traguardo. La più vicina dista 12 punti, e l’abbiamo già incontrata. Sappiamo anche che dietro i playout sono a 2 punti: dobbiamo correre guardando avanti per tener lontano chi sta dietro e salvarci prima possibile, ma non ci mettiamo limiti. Il Leicester ha vinto il campionato inglese e nessuno ci avrebbe scommesso, l’Atalanta ha vinto l’Europa League e non era favorita: nel calcio impossibile non esiste”.
Singoli
“Eden Massouema? È un ragazzo che ha qualità. È arrivato attraverso un osservatore, era fuori forma e ancora non è in forma gara, ma per come si è allenato è stato premiato con la convocazione per la gara col Savoia. Non so ancora se andrà in panchina: si è sempre impegnato ma non so se è pronto. Però chi si allena come fa e ha fatto finora lui deve sapere che il lavoro viene premiato. Formazione. Novità? Aspettiamo domani. Vediamo se gli acciaccati sono al 100 per cento”.
La Redazione
