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Zanchetta, centrocampista dell'Olbia | Foto Sandro Giordano

Olbia, Zanchetta: “Qui mi trovo benissimo, contro l’Entella vogliamo riscattarci”

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Il centrocampista dell’Olbia, Federico Zanchetta, è intervenuto ai nostri microfoni durante la rubrica settimanale Serie C…entotrentuno per parlare dell’inizio di stagione dei Bianchi guidati da mister Roberto Occhiuzzi. Queste le sue parole.

La prestazione col Fiorenzuola

“Se ci è mancata la scintilla contro il Fiorenzuola dopo il derby vinto con la Torres in Coppa Italia? Siamo partiti bene, nei primi 5 minuti abbiamo avuto due occasioni, una con Ragatzu e una con Brignani. Siamo andati poi fuori dalle pressioni e un po’ in mezzo, poi è arrivato questo gran gol di Morello e abbiamo mollato un po’. Nel secondo tempo secondo me siamo entrati meglio, poi con i cambi di Nanni e Babbi abbiamo messo un po’ di palle là dentro e abbiamo anche rischiato di ribaltarla. Però la chiave che ha permesso al Fiorenzuola di vincere è stata da un lato la qualità del loro gioco e dall’altra le nostre pressioni un po’ in ritardo. Questo è un risultato che ci può stare secondo me anche perché venivamo da una partita, quella del derby di mercoledì, dispendiosa sia a livello fisico che mentale. Sicuramente non è una scusa però ci può stare: sono una serie di cose che possono portare a questo tipo di risultato”.

Cosa manca all’Olbia

“Se l’Olbia deve fare uno step a livello mentale o se questo è un inizio normale visto che la squadra tatticamente deve ancora conoscersi? Secondo me, come dici tu, è un inizio normale. Sicuramente il mister è nuovo e ci conosciamo da poco e in alcune partite si è vista più questa compattezza di squadra e in altre meno. Dobbiamo continuare a lavorare e sicuramente faremo meglio di come abbiamo fatto domenica”.

L’impatto con i Bianchi e con mister Occhiuzzi

“Mi sto trovando benissimo. Dal primo giorno che sono arrivato, ho trovato un ambiente top, perché tutti mi hanno accolto subito bene, ho trovato un gruppo di ragazzi splendidi, molti giovani, ma anche ragazzi più esperti che hanno sempre una parola d’aiuto per noi giovani e ci insegnano gli atteggiamenti giusti da avere. Come hai detto tu, dopo l’esperienza dell’anno scorso a Lucca che non è stata molto fortunata. Quando l’Olbia mi ha contattato, ho sentito subito la piena fiducia da parte del direttore e dell’allenatore. Ci ho messo un secondo a decidere di venire qua. È stata una scelta facilissima perché penso sia la miglior piazza per esprimere le mie qualità e provare a fare quel salto di categoria per dimostrare alla Spal (proprietaria del cartellino del giocatore) di poterci stare. Secondo me questa è stata una scelta giusta”.

Il trasferimento in Sardegna

“Quanto conta il fatto dell’insularità e se può pesare una cosa del genere? Io non penso se devo venire in Sardegna e quindi sono lontano da casa. Mi concentro sul progetto e su cosa pensa la società e in base a questo faccio le mie valutazioni. L’importante è il progetto che ha una società nei tuoi confronti e quello che puoi dimostrare facendo bene”.

I consigli di papà

“I consigli di mio papà Andrea? Ti dico la verità, molti sono consigli tecnici però l’importante è quello che mi ha spiegato e che mi ha insegnato: di come si vive nello spogliatoio, di come ci si deve comportare con i compagni e con gli allenatori. Secondo me questi sono consigli fondamentali perché molte volte noi ragazzi usciamo dalle Primavere o dai settori giovanili importanti pensando che ognuno si può comportare come vuole, però ci sono degli atteggiamenti da rispettare e io li rispetto”. 

Ruolo in campo

“In che ruolo ho più confidenza? Sono a disposizione dell’allenatore e del ruolo che mi dà. Io ci metto il 100% e provo a farlo. Se dobbiamo parlare della posizione in cui mi trovo meglio è quella del play davanti alla difesa perché ho fatto sempre quella. Ho giocato sempre lì, sin da quando sono arrivato alla Spal e mi trovo bene perché comunque la fase di interdizione sì ce la posso avere ma meno rispetto a quella da regista. A me piace più la fase di possesso, trovare le linee di passaggio alla ricerca del trequartista per provare delle soluzioni. Poi anche la mezzala l’ho provata con la Torres, l’ho provata con il Fiorenzuola, sono state due partite diverse però mi impegno al 100% sempre e comunque. Quello è un ruolo che mi piace perché posso avanzare avendo così più possibilità di fornire degli assist o di arrivare al tiro in porta, cosa che da play è un po’ meno facile rispetto alla mezzala”.

Talenti

“Babbi, Teyou e Campagna? Franck (Teyou n.d.r.) secondo me è un giocatore molto forte, l’ho avuto come compagno un anno a Ferrara con la Spal in Primavera 2. È un centrocampista completo, ha una forza impressionante e poi tecnicamente è forte, è bravo nell’inserimento e a me piaceva tanto quando ci giocavo vicino – lui faceva la mezzala, io il play – e mi trovavo molto bene, può dare molto al centrocampo della Torres. Per quanto riguarda Jionathan (Campagna n.d.r.) e Lorenzo (Babbi n.d.r.), sono due attaccanti con caratteristiche completamente diverse. Jonathan lo conosco bene: abbiamo giocato due anni insieme e con Lore anche, siamo stati insieme a Ferrara e a Lucca. Jionathan è bravo, è un esterno destro e sinistro, è bravo nel tiro e nell’attaccare la porta. Non l’ho visto in azione nel derby, abbiamo parlato, mi ha detto che aveva un infortunio e invece Lore (Babbi) è un attaccante classico, ha un gran fisico e secondo me è forte perché sa colpire bene di testa, viene incontro, tiene questa palla e te la gira quando vuole. Può darci tanto, l’anno scorso tutte le volte che è stato chiamato in causa ha aiutato molto la squadra”.

Un “suggerimento” di mercato al DS Tatti

“Se dovessi consigliare un giocatore all’Olbia tra quei giocatori che hanno giocato con me nelle giovanili? Io ti direi Seck del Toro (sorride n.d.r.). L’ho avuto come compagno alla Spal ed è devastante, è fortissimo”.

Il cambio modulo

“A me piaceva giocare anche con i due mediani, non l’avevo mai provato ma mi sembrava una bella soluzione. Poi il mister ha deciso di cambiare modulo. Sicuramente avendo un play, posso fare il mio ruolo. Però comunque rispetto tutte le sue scelte e i miei compagni che ho davanti. Mi impegnerò al massimo per ritagliarmi il mio spazio. Sicuramente ho sorriso ma è normale perché quando ti piace fare un ruolo è normale che se c’è la possibilità di farlo sei più contento”.

L’Olbia tra condizione fisica e stimoli in campo

“Se abbiamo patito da un punto di vista atletico e per mancanza di stimoli? Avendo giocato un derby abbiamo speso sicuramente energie fisiche e mentali rispetto al Fiorenzuola e poi, come ho detto all’inizio, non può essere una scusante perché per vincere le partite bisogna sempre andare a 3000. Dal punto di vista magari del modulo avendolo cambiato da poco non abbiamo i giusti meccanismi, non abbiamo la facilità che aveva il Fiorenzuola che magari ha lo stesso allenatore da due anni e provano la stesse cose. Secondo me andando avanti con questa filosofia e seguendo i consigli del mister, riusciremo a giocare meglio e magari andare a disputare delle partite come il Fiorenzuola, con queste giocate codificate. Poi sicuramente ci saranno delle partite in cui puoi farlo, delle partite in cui non lo puoi fare perché ogni avversario richiede un tipo di calcio diverso in base a come gioca. Però secondo me, andando avanti con questa filosofia, possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.

La sfida contro l’Entella

“Che partita mi aspetto contro l’Entella e se questa può essere l’occasione per trovare nuovi stimoli nonostante la forza dell’avversario? Sicuramente dobbiamo andare a Chiavari e fare una battaglia come ci ha detto il mister oggi. Sappiamo che loro sono una squadra costruita per vincere perché hanno moltissimi giocatori di categoria e sicuramente puntano a quell’obiettivo come l’anno scorso. Questo deve essere uno stimolo per noi. Dobbiamo andare là e fare una battaglia e, se si riesce, fare un grande risultato giocando con cattiveria e intelligenza. Queste grandi squadre hanno grandi giocatori e possono risolvere le partite in un secondo. Bisogna stare attenti a tutto. Però secondo me, da come ho visto i ragazzi oggi, siamo carichi, vogliamo rifarci rispetto a domenica. Questa potrà essere una buona partita per tornare a sorridere e a conquistare i tre punti o a portare a casa un buon risultato”.

La musica

“I gusti musicali? Sono uno che varia molto, mi piace molto la musica degli anni ’90, degli anni 2000. Mi piace un po’ tutto. Vario a seconda dei momenti: passiamo dal rap al reggaetton alla musica italiana, un po’ tutto dai”.

La Redazione

TAG:  Olbia Serie C
 
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