Dopo il pareggio maturato nell’ultima giornata in casa dell’Ancona per 1-1 il calciatore dell’Olbia Christian Travaglini, in vista del derby contro la Torres in programma domenica 26 febbraio alle ore 14.30 al Bruno Nespoli, è intervenuto come ospite nell’ultima puntata Serie C…entotrentuno. Di seguito le parole del numero 19 dei galluresi.
Ad Ancona avete fatto una grande prestazione, cosa vi sta mancando per trovare la vittoria?
“Se consideriamo il rendimento fatto nel girone di ritorno, siamo nella parte alta della classifica. Stiamo facendo una seconda parte di campionato importante. Contro il Rimini abbiamo subito gol all’ultimo, stessa cosa contro l’Ancona. Ci manca l’attenzione nei dettagli, questo fa la differenza. Domenica meritavamo i tre punti“.
Olbia e Torres in campionato hanno dei punti in meno dovuti a dei dettagli. Ad Ancona il gol subito è arrivato negli ultimi minuti. Come vivete durante le partite questa situazione e come ci si lavora?
“Si riparte sicuramente dal lavoro settimanale, quando si commette un errore ci si lavora durante gli allenamenti. Tutti commettono degli errori e tutti devono lavorarci per fare modo che non capitino più. La paura del fantasma penso che sia più una cosa inconscia, in campo non ce ne accorgiamo. Purtroppo da un piccolo errore e da una piccola disattenzione, nasce il gol. Questo è il gioco del calcio, prima o poi la fortuna girerà anche dalla nostra parte. Contro l’Ancona abbiamo avuto tante occasioni, sia con Nanni che con Contini, meritavamo sicuramente di più“.
Quanto è importante per un giocatore giovane sentire la fiducia da parte della società?
“Sono e sarò sempre riconoscente al direttore Tatti per la fiducia che mi ha dato. Il salto dalla Serie C alla D non è mai semplice. Devo ringraziare anche Max Canzi per avermi lanciato e dato la possibilità di giocare con continuità. Attraverso il lavoro settimanale sto cercando di dare il meglio. Anche quest’anno mi sto ritagliando tanti spazi. Olbia per me è stato il trampolino di lancio che mi ha permesso di poter firmare a gennaio il nuovo contratto con il Cagliari“.
Cosa ruberesti alla Torres in vista del derby di domenica?
“Non mi sento di voler rubare qualcosa alla Torres, siamo una squadra compatta. L’Olbia non ha nulla da invidiare ai rossoblù“.
Per un giovane quanta differenza c’è tra giocare in Serie C e in Serie D?
“Il salto di categoria si sente, c’è chi lo avverte di più e chi di meno. Ovviamente l’ho sentito, però l’aiuto e i consigli quotidiani da parte dello staff e dei miei compagni mi hanno agevolato. Grazie a questo non l’ho sofferto più di tanto. Sarei ipocrita a dire il contrario, la differenza c’è e si sente, sennò non esisterebbero le categorie”
Hai un rito particolare che fai prima della gara?
“Io non sono scaramantico, vivo la partita molto serenamente, mi concentro tanto nel pre-gara. Ho la fortuna di fare questo lavoro, questa consapevolezza mi fa vivere con tranquillità la domenica”
C’è un avversario che ti ha stupito particolarmente?
“Corazza e Lanini sono i giocatori che mi hanno impressionato di più, ovviamente non li scopro io. Sono fortissimi“.
Hai un derby particolare che ti è rimasto nel cuore?
“Quello che mi ricordo con più emozione è stato Varese-Como, viverlo dal campo mi ha emozionato tanto. Avevo 17 anni, è stato il mio primo derby, lo ricorderò sempre“.
In che ruolo preferisci giocare?
“Essere duttile è la mia fortuna, preferisco però agire da braccetto moderno. Mi piace tanto poter contribuire alla manovra offensiva. Ovviamente le mie preferenze passano in secondo piano, do sempre la mia disponibilità all’allenatore, non mi importa in quale ruolo. Per me l’importante è giocare. Il mio idolo? Sergio Ramos“.
Hai già parlato con qualcuno che ha giocato nel Cagliari, dopo aver firmato con i rossoblù a gennaio?
“Mi sono sentito con Lella. Nunzio mi ha videochiamato e mi ha fatto i complimenti, era contentissimo. Anche Ragatzu mi è sembrato entusiasta, mi ha chiesto tantissime cose“.
La Redazione
