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Un momento della conferenza stampa di Olbia con il rinnovato board societario

Olbia | Swiss Pro non risponde a Felleca e la deadline si avvicina

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Sussurri, buste vuote, ma soprattutto grandi silenzi. Sono passati esattamente 80 giorni dalla conferenza post retrocessione di fine aprile di Swiss Pro, un incontro con la stampa fatto – per citare la stessa Company svizzera – “per chiarire alcune cose ai tifosi e rassicurarli sulla volontà e solidità del progetto Olbia”. Da allora in Gallura è successo tutto e il contrario di tutto, ma di fatto non è successo nulla, perché i protagonisti principali dell’annata dei bianchi sono tutti spariti. Introvabili da stampa, giocatori, collaboratori e imprenditori. Qualche vana promessa è stata fatta arrivare qua e là via messaggio, ma tutte non mantenute, mentre lentamente l’Olbia Calcio, reduce da 8 anni di professionismo di fila che è bene ricordare, si avvicinava al burrone del fallimento.

Punti

È curioso andare a rivedere le parole di quel 30 aprile fatte dai membri del direttivo della Swiss Pro Klaus Schwerdtfeger e Benno Räber, insieme al presidente dei bianchi Guido Surace. Il primo punto toccato da Benno prima ancora delle domande è stato netto: “Il club rischia la bancarotta? Ci sono più debiti di quello che pensavamo ma assolutamente no”. Curioso, dopo queste dichiarazioni, che poi dopo circa un mese la stessa Olbia non abbia trovato la liquidità almeno per saldare gli stipendi mancanti e fare l’iscrizione alla Serie D, dalla quale è esclusa in attesa di ricorso. Alle chiare richieste della stampa Swiss Pro non si era tirata indietro: “Abbiamo i soldi per il progetto? Ci sono due progetti: uno per la squadra di calcio e l’altro è per lo stadio. Per il club ci sono i fondi per andare avanti”. E ancora: “Chi finanzia? Se si intende di chi siano i soldi dietro Swiss Pro non sono nostri ma sono soldi che la società ha a disposizione. Abbiamo le possibilità e i fondi per costruire una squadra che punti alla Serie C già dal prossimo anno. Vogliamo fare richiesta di ripescaggio, qualora ci fosse la possibilità di essere ripescati puntiamo ai playoff nella stagione successiva. Qualora il ripescaggio non dovesse essere possibile puntiamo a vincere il campionato di Serie D”. Insomma ripescaggio, playoff, vittoria della Serie D tutte parole vuote, come le buste presentate dal board svizzero per l’iscrizione al prossimo campionato di quarta serie.

Una serie di mirabolanti bugie

E di fatto la storia di Swiss Pro in Gallura è tutta qui. Belle parole dietro il nulla. Fin dal primo giorno della loro presentazione in casa Olbia qualcosa sembrava non tornare tra quello promesso a parole e la realtà. Realtà soprattutto data da contesto, affidabilità economica ed esperienza nel mondo calcistico pari praticamente a zero della stessa Swiss Pro. Per mesi a Olbia si è vissuto come dentro l’orchestra del Titanic dove un po’ a tutti era chiaro che la nave sarebbe affondata ma dove la musica ha continuato a suonare. E al di là delle metafore prima o poi qualcuno dei protagonisti toglierà il velo a questa storia per spiegare a chi abbia giovato tutto questo. Perché che Swiss Pro non fosse la scelta ideale per un’Olbia ancora tra i professionisti per i prossimi anni era abbastanza evidente a tutti fin dallo scorso autunno, fin dalla prima surreale presentazione, e i tentativi disperati attuali e il fuggi fuggi di questa estate non sono altro che una facile conferma.

Attualità

Come ultima ancora di salvezza, con le 14 del 22 luglio ormai prossime come deadline, in città si continua a sperare nel subentro di Roberto Felleca almeno per il tentativo di agire con il ricorso. Particolare non di poco conto però: Swiss Pro nelle ultime settimane non ha più riallacciato i fili in maniera ufficiale con Felleca e tra documenti tra le parti e quelli necessari per fare il ricorso il tempo è praticamente già scaduto. La possibilità di avere con sé per il ricorso lo studio legale dell’avvocato Eduardo Chiacchio, che darebbe una mano anche visti i rapporti con l’ex patron Alessandro Marino, è un punto a favore dei bianchi vista l’esperienza in casi simili. Ma l’aver mandato alla Lega una busta vuota è un punto di partenza pesante, anche in ottica precedente. Sicuramente Swiss Pro non potrà fare ricorso mettendo garanzie proprie perché dopo quello che ha fatto tra finti pagamenti degli stipendi e mancata fideiussione non ha più credibilità. Allo stesso tempo però gli svizzeri non rispondono a nessuno. Intanto l’orchestra è arrivata all’ultimo spartito da suonare prima che la barca, diventata sempre più barchetta, si spezzi in due.

Roberto Pinna

TAG:  Olbia Serie D
 
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