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Olbia, solito X: un tormentone che non emoziona più

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King Udoh in Olbia-Vis Pesaro | Foto Olbia Calcio - Sandro Giordano
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Solita, solita Olbia. Non per scomodare il celebre ā€œboring, boring Arsenalā€ degli anni ’80, ma l’Olbia edizione 21/22 ĆØ riuscita in un compito che nessuno – o almeno non chi scrive – credeva possibile: riuscire a spegnere ogni slancio emotivo. Non colpisce più la doccia fredda, anzi: gelida, del 92’; non colpisce più vedere la classifica trascinarsi ancora una volta con le stesse distanze sbarrando in faccia la porta dei play-off e lasciando socchiusa quella play-out; non sorprendono i rimpianti finali per aver sprecato un’altra (l’ennesima) occasione. ƈ tutto giĆ  visto, resta solo la perplessitĆ .

Il match

Quando in attacco si scrive ā€œSolita Olbiaā€ il motivo ĆØ presto detto: i bianchi si sono buttati via per l’ennesima volta. Stavolta il canovaccio vede capitan Pisano e compagni approcciare la partita col coltello tra i denti, aggredendo bene un avversario che appare incredibile sia in zona play-off (loro sƬ). Risultato sbloccato con un’ottima transizione: Emerson anticipa secco l’avversario a metĆ  campo, appoggia a sinistra per Travaglini che controlla, avanza e crossa teso a centroarea, Mancini sfiora ma non indirizza, Ragatzu alle sue spalle segue bene e tocca a portiere fuoricausa.

Spreco

Non solo, il vantaggio galvanizza i bianchi che pochi minuti dopo hanno la grande occasione per il raddoppio su calcio di rigore, ma stavolta Farroni (ne sentiremo parlare più avanti) si oppone e respinge la conclusione di Ragatzu. Nessun problema però: l’Olbia chiude bene il primo tempo e gestisce bene anche il secondo, concedendo le briciole ai marchigiani e sfiorando il raddoppio ancora con Ragatzu: ma il suo tiro pure deviato da un difensore trova la risposta a mano aperta di Farroni.
Primo tiro in porta degli ospiti al ’88, bravo Ciocci ad opporsi, e poi al ’92 ecco l’eurogol di Marcandella che significa pareggio. Solita Olbia, appunto.

L’amarezza

ā€œNĆ© carne nĆ© pesceā€, questa ĆØ la definizione che meglio accompagnerĆ  questa stagione. Una squadra che sulla carta poteva scrivere una bella pagina di sport ma nei fatti si ĆØ limitata ad una bozza incompleta. Per assegnare responsabilitĆ  e pianificare il futuro c’è tempo, prima bisogna blindare la salvezza senza passare dai play-out, che sarebbero la ciliegina sulla torta al rovescio.

Chiusura

E ora che si fa? Non c’è tempo per i rimpianti: giovedƬ i bianchi sono di scena a Fermo contro i gialloblù locali che stanno annaspando per uscire dalla zona play-out. Come hanno ben evidenziato mister Canzi e La Rosa nel post-partita l’imperativo ĆØ vincere, o quantomeno non perdere, per chiudere la pratica senza finire coinvolti negli ultimi 90 minuti di passione.
Inutile, al momento, parlare dei 13 pareggi, delle sole 2 vittorie nel girone di ritorno, dalla difficoltĆ  a chiudere le partite, se non proprio a segnare. Ora il gruppo faccia quadrato e conduca in porto questa barca evitando di passare troppo vicina a scoglie pericolosi. Chiaro, dopo una stagione a sognare – e parlare, tanto – di playoff può sembrare di aver buttato un anno, ma prima di ogni altro discorso bisogna confermare la categoria. Le possibilitĆ  ci sono, a patto di non fare come la ā€œsolita, solita Olbiaā€.

Claudio Inconis

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