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Olbia | Passiva e arrendevole: questo non è lo spirito da salvezza

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Ripartire dopo questo 4-0 è difficile”, parole e musica del tecnico dell’Olbia Marco Gaburro a margine del match perso in casa contro la Juventus Next Gen. Un risultato pesante non solo in termini numerici, ma in particolare sotto l’aspetto della prestazione. Un momento complicato di classifica reso ancor più difficile da ciò che accade ai piani alti di via Georgia, con il botta e risposta avvenuto tra la Swiss Pro e il presidente dei galluresi Alessandro Marino che rendono lo scenario ancor più incerto.

Campo

Difficile trovare qualcosa da cui ripartire all’indomani del match contro la Juventus Next Gen, una sfida approcciata malissimo e condotta peggio. Dalla poca energia messa nei primi minuti di gioco, più precisamente al 3′, che ha permesso a Sekulov di fare ciò che ha voluto sulla corsia sinistra entrando in area e servendo l’assist per l’1-0 di Guerra lasciato solo sulla linea di porta. Atteggiamento arrendevole che si è ripetuto qualche istante più tardi con l’eurogol di Hasa, con il numero 7 bianconero lasciato libero di calciare da fuori area senza essere contrastato o disturbato. Un uno-due rapido e ben assestato che ha di fatto indirizzato la gara trasformandola in un monologo juventino. Ciò che però rende ancora più dolorosa la sconfitta contro la formazione piemontese è la mancata reazione avuta dai ragazzi di Gaburro. Una squadra con poco mordente e mai pericolosa, che ha dato l’impressione di aver gettato i remi in barca troppo presto.

Scenario

Quelle appena trascorse in casa Olbia non sono state di certo tra le settimane più semplici della stagione. A partire dalle dichiarazioni rilasciate dal board della Swiss Pro lo scorso 24 febbraio: “Sarebbe stata un’annata diversa con noi al comando dall’inizio. Mercato? Presidente e direttore sportivo hanno gestito la campagna invernale, noi abbiamo monitorato dall’esterno. Futuro? Ci saranno cambiamenti in arrivo“. Parole di rilievo a cui hanno fatto seguito prima l’entrata nel gruppo svizzero di Ninni Corda in qualità di consulente tecnico a supporto dell’Olbia, poi la risposta del presidente Marino: “Noi abbiamo fatto il nostro per otto anni, ora spetta alla Swiss Pro fare il suo. L’arrivo di Corda? È come una partita a scacchi dove ognuno muove un pezzo. L’importante è che tutti giochino con i bianchi e che si abbia a cuore il bene comune che è l’obiettivo del club“. Difficile dire se questo scenario divisivo in cui la patata bollente delle responsabilità è passata di mano in mano abbia influito sul morale e l’atteggiamento dei bianchi, ma altrettanto lecito dedurre che le tempistiche con cui questo botta e risposta è arrivato non giovi all’ambiente.

Rendimento

Altro tema emerso in sala stampa al termine del match contro l’Under 23 della Vecchia Signora è quello relativo al futuro di Marco Gaburro. Non ho mai pensato di abbandonare tutto e andarmene. Quando sono venuto qua sapevo che c’era una situazione problematica. Noi oggi abbiamo azzerato tutto, forse i ragazzi non se ne sono resi conto“. Voglia di continuare a lottare per l’Olbia con una critica diretta e precisa ai propri giocatori, è questo quanto emerso dalle parole del tecnico dei bianchi. Numeri alla mano, il passaggio di consegne tra Leandro Greco e Gaburro non ha portato i frutti sperati. Alla guida dei bianchi il tecnico veronese ha disputato 8 gare con un bottino di 5 punti totalizzati frutto di 1 vittoria (Arezzo 1-0), 2 pareggi (in casa contro la Virtus Entella 1-1 e sul campo della Fermana 2-2) e 5 sconfitte (contro Carrarese 1-0, Ancona 2-0, Pineto 1-0, Gubbio 1-2, Juventus Next Gen 0-4), con un media punti per partita di 0.62. Nelle stesse 8 sfide, durante il girone di andata, Greco ha conquistato 8 punti frutto di 2 vittorie (Fermana 2-1 e Pineto 1-0), 2 pareggi (in casa dell’Arezzo 1-1 e al Nespoli contro la Carrarese 0-0) e 4 sconfitte (Ancona 0-1, Virtus Entella 3-1, Gubbio 1-0, Juventus Next Gen 3-1), con una media punti per partita pari a 1. Certo il momento vissuto dai bianchi rispetto a quello di inizio stagione è diametralmente opposto ma se si considera il rendimento globale del tecnico ex Sudtirol la media punti è comunque più alta (0.77) considerando i 17 punti totalizzati nelle 22 gare disputate (4 vittorie, 5 pareggi e 13 sconfitte). Guardando al presente la società gallurese è penultima in campionato a 11 punti dalla zona salvezza, uno spaccato che al momento vedrebbe i bianchi retrocessi senza passare dai playout. Al termine della stagione regolare mancano 8 partite e 24 punti in palio e per Ragatzu e compagni, arringati dalla curva a fine partita, ancora non è tempo di arrendersi. Ripartire è difficile ma allo stesso tempo obbligatorio, perché quella vista contro la Juventus è stata con senza dubbio la peggiore versione stagionale dell’Olbia. A Lucca contro i rossoneri di Gorgone sarà l’ennesimo esame di maturità per i galluresi, chiamati a trovare gol e punti per provare a dare un senso a un rush finale complicato ma che lascia ancora speranze.

Andrea Olmeo

TAG:  Olbia Serie C
 
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