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Roberto Occhiuzzi nella sala stampa del Nespoli

Olbia, Occhiuzzi: “Vittoria per la città, ma teniamo i piedi piantati a terra”

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È l’Olbia di Roberto Occhiuzzi a portare a casa il derby di ritorno isolano di Serie C. Vittoria per 3-1 al Nespoli (qui il racconto) e punti pesanti per i bianchi che superano la Torres trascinati da Ragatzu. Queste le parole del tecnico dei galluresi in sala stampa al termine della sfida.

Sulla gara

È stato un bel derby. Questo è un risultato che la città, la società e i ragazzi si devono godere. Io ho già la testa alle prossime nove gare che sono vitali per noi. Per me è importante la classifica. È normale che oggi sentissimo e sentissi delle responsabilità in più verso la città. Dare gioia a una città che ha avuto tanta pazienza, come la società e i ragazzi, con me, è un qualcosa che mi inorgoglisce

Sul momento

Abbiamo nove gare davanti. Dobbiamo vedere il percorso per intero. La cosa fondamentale è che stiamo continuando a essere compatti, ma anche a divertirci insieme. Questo è un gruppo di ragazzi in cui si fa fatica a lasciar fuori qualcuno. Questo ti porta a non avere mai dubbi su chi metti o non metti, perché ognuno di loro è pronto a battagliare. Quale è stata la chiave di volta per la vittoria? Il percorso, il lavoro. Io sono uscito e ho detto grazie a tutti perché siamo famiglia. Mi sono sentito protetto anche dalla città nei momenti difficili. Attorno a me ho visto sempre tanta fiducia e voglio ripagare questo atteggiamento. Questo è il frutto di programmazione, di un ambiente che ha fame e che è maturo, che apprezza i lati umani delle persone. Io poi ho uno staff fantastico che mi ha aiutato facendo il loro lavoro nel miglior modo possibile. Il segreto è questo, l’ho detto anche quando ho visto i tifosi al campo. L’unione si sente, passeggiare alla sera dentro Olbia mi fa sentire a casa. Ho avvertito da subito determinate cose“.

Su Ragatzu e sulla fame della squadra

Questa è una vittoria arrivata con due gol di Daniele Ragatzu. Domani sarebbe il caso di fare due pagine enormi sul giornale per lui. Perché mi piacerebbe vedere verso un fuoriclasse, un ragazzo fantastico, il giusto riconoscimento. Se avessimo avuto sempre la fame di oggi avremmo un’altra classifica? Sono mesi che giochiamo un certo calcio, veniamo da mesi in cui stiamo costruendo una nostra identità. Oggi sappiamo che dobbiamo andare su questa strada, chi entra in campo sa che dobbiamo comportarci come un tutt’uno. Abbiamo pagato dazio alcune situazioni, ma non voglio tornare indietro. Oggi ho la responsabilità di far migliorare questa squadra e non farle perdere questa fame vista oggi. Sono felice anche per Van Der Want, quando Sposito ha dovuto fare un passo indietro gli ho detto che sarebbe stata la giornata in cui si sarebbe ripreso la scena. E lo ha fatto. Sono davvero felice per lui, perché dopo alcuni episodi non era facile. Ha fatto due interventi spettacolari e ha fatto capire quanto vale. La vita alla fine rende sempre tutto, l’importante è essere capaci di assorbire. Ora però, ripeto, personalmente ho già la testa alla sfida con il Gubbio“.

Su Arboleda

Sicuramente avrebbe fatto comodo all’Olbia sin dall’inizio. Era però stata già fatta una scelta che poi ho condiviso anche se il ragazzo mi piaceva per le sue caratteristiche. Mi sono assunto le responsabilità di quando è stato ceduto. Nella vita e nel lavoro è intelligente saper fare un passo indietro. Bisogna saper ammettere gli errori. In quel momento ho sbagliato e riaverlo oggi mi fa piacere. In questa stagione non ho fatto pochi errori e devo rimediare da qua alla fine“.

Sulle situazioni in campo

È vero, spesso siamo andati in vantaggio, ma spesso abbiamo anche recuperato e ribaltato le gare. Sul calcio piazzato abbiamo perso la marcatura. Non avevo l’impressione di poter perdere la gara. Loro hanno cambiato il modo di giocare, sapevamo come potevano mettersi, abbiamo dovuto sistemarci: sono stati bravi i ragazzi poi a capire le giocate giuste per far male. A inizio secondo tempo mi ero reso conto che gli attaccanti esterni non lavoravano benissimo nelle chiusure in diagonale e faticavamo così a metà campo, ho cercato di tirare il più possibile per passare a tre. Abbiamo dovuto tenere botta ma anche a me non piaceva tanto la situazione“.

Sulla ripartenza

Come si riparte subito? Con la fame che ho citato prima. Questo è un gruppo fantastico, che si unisce a leader come Ragatzu, La Rosa ed Emerson. La Rosa ha avuto una positività unica, sapevo che avrebbe gestito al meglio la gara come gli avevo chiesto. Ecco si gestisce così, con dei ragazzi che sanno aiutarmi a trasmettere determinate cose all’intero gruppo. Ora piedi per terra, testa bassa, ci sono nove gare troppo importanti per noi“.

La Redazione

TAG:  Olbia Serie C
 
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