Queste le parole del tecnico dell’Olbia Roberto Occhiuzzi nella conferenza stampa al termine della sfida vinta per 3-2 in casa della Recanatese grazie alle reti di Emerson e Ragatzu.
Sulla gara
“Vittoria meritata per spirito. Il nostro mantra è quello di ragionare sui punti da fare, dobbiamo conquistarne il più possibile. I ragazzi mi stanno prendendo alla lettera. La Recanatese è una squadra in salute e in fiducia, oggi non era semplice. Sapevamo come fargli male, siamo stati bravi e attenti nel farlo. Vederli festeggiare con i tifosi che sono venuti fin qua è stato bellissimo. Ci hanno seguito in tantissimi tutto l’anno, questa alchimia che abbiamo con loro mi rende orgoglioso. La città di Olbia ci ha trasmesso fiducia e senso di appartenenza, i ragazzi hanno dimostrato alla gente il cuore che hanno. Sono orgoglioso che Ragatzu sia in vetta alla classifica marcatori“.
Sul percorso dell’Olbia
“Il percorso che la società mi aveva chiesto era questo del girone di ritorno. Quando si parte con le difficoltà che abbiamo avuto in questo inizio di stagione. Io ho fatto così mi sono messo sotto esame. Il merito che mi posso dare e di averci creduto sempre, vengo da un paese umile, dove si lavora sodo. I valori di Cetraro mi hanno insegnato tanto come il sacrificio e la fatica che si fa nel giocare nei campetti in pietra. Questo mi dà la forza di trasmettere qualcosa di positivo. Sono convinto che la crescita passa dalle sconfitte“.
Verso la Reggiana
“La Reggiana troverà un’Olbia che vuole raccogliere il massimo, dobbiamo raccogliere il più possibile, questo è il nostro mantra. Bisogna prendere il massimo e questo è possibile, lo dice il nostro percorso da playoff che stiamo facendo in questo periodo. Dovremo essere compatti. In stagione quando ci si sono presentate le difficoltà siamo usciti sempre tra gli applausi. Affronteremo la capolista con umiltà ma consapevolezza nei nostri mezzi“.
Su Emerson
“Emerson ha alzato l’asticella sulle sue prestazioni, l’ho ringraziato oggi a fine gara. Lui lavora e gioca a questi livelli perché è un grande talento e professionista, non ha bisogno di gestione, non si vuole mai fermare, devo essere io a chiederglielo. Il gol di oggi è bellissimo, da far rivedere, il suo tiro era potentissimo. Oggi ha preso ogni suo compagno per il cravattino, è un privilegio poterlo allenare. Siamo orgogliosi che parlano di lui come uno che ha, nonostante l’età, ancora tanto da dare al calcio“.
La Redazione
