È la vigilia del debutto in campionato sulla panchina dell’Olbia in Serie C per Roberto Occhiuzzi. Domani, domenica 4 settembre, i bianchi alle 17:30 sfideranno il Pontedera al “Nespoli”.
La preparazione e le amichevoli hanno forgiato la squadra che si è completata nell’organico nella sessione di mercato appena conclusa. Il tecnico olbiese ha presentato l’impegno casalingo che vale l’esordio stagionale per Ragatzu e compagni.
Iniziamo dal pre campionato.
“Quello che ci ha dato questo periodo è aver rafforzato alcuni concetti a cui tengo, come l’equilibrio mentale. È fondamentale avere idee chiare in un campionato duro dove tutte le squadre sono organizzate. Dobbiamo essere pronti a tutto. La preparazione ha dato modo a noi tutti di conoscerci, piano piano arriverà la conoscenza degli avversari, che tra un po’ giocheranno a carte scoperte”.
Le incognite sono tante in questa prima parte di campionato, a partire dal prossimo avversario dei bianchi, il Pontedera.
“Il Pontedera ha mantenuto le caratteristiche dello scorso anno. È una squadra aggressiva, giocano verticali, sfruttano le seconde palle. Hanno un buon mix di esperienze, sanno palleggiare e noi dobbiamo essere bravi in tutte le fasi”.
La sua Olbia come sarà?
“Saremo una squadra umile, con grande senso di appartenenza che combatterà per raggiungere gli obiettivi. Sappiamo di essere i protagonisti ma dietro questa macchina c’è la passione di chi ci lavora e sta dietro le quinte. Dobbiamo essere in grado di trascinare tutti”.
Anche la città, quindi. Come ha detto dopo la prima amichevole.
“Sì. Sono riuscito a capire alcune dinamiche e mi piacerebbe avvicinare il più possibile i ragazzi alla gente. Questa vicinanza ci darà una grande mano per i risultati. Ci devono essere tutte le componenti. Senza anche una sola di queste non si può fare. Più siamo uniti, più riusciremo a lottare. Io ho ambizioni, voglio vincere. Questa cosa me la porto dietro fin da bambino, inseguo la vittoria dietro un pallone e non mi pongo limiti. Ovviamente con l’età subentra anche la razionalità e bisogna stare con i piedi per terra, partiamo da quanto di buono è stato fatto lo scorso anno”.
Ha già una sua Olbia ideale in testa?
“Non nego che alcune certezze ci sono, ma i ragazzi sono tenuti tutti nella stessa considerazione. Più ci si avvicina alle partite più si devono dare delle certezze ai ragazzi. Non nego che tanti mi stanno mettendo in difficoltà, come è successo oggi, e questo è positivo. Loro sono sereni sanno che devono dimostrarmi di volere il posto e conquistarselo. La maglia da titolare non è cucita addosso a nessuno.”
Parlando un po’ dei nuovi arrivati, che impressione le hanno dato Minala e König?
“Minala lo conoscevo già come giocatore ma mi ha impressionato e incuriosito il suo equilibrio, un pregio che non conoscevo.
König è un trequartista, centrocampista avanzato che sfrutta gli spazi che si aprono e che può fare anche la mezzala. Vice Ragatzu? Forse più vice Biancu, ma dipenderà dalla gara, davanti girano un po’ tutti. È il suo primo anno tra i grandi ed è incuriosito da questo campionato. Ha lottato per avere questo contratto, è un giocatore valido e siamo contenti sia qui”.
Come sta la squadra a livello atletico?
“Devo dire che i ragazzi hanno risposto bene ai carichi di lavoro, grazie anche al grande lavoro dello staff che ha fatto molto a livello individuale, aiutando il percorso di crescita dei più giovani. Ricordiamo che la cresciuta individuale porta vantaggi a tutta la squadra. Sarà fondamentale nel corso del campionato far subentrare l’aspettò mentale per gestire la stanchezza, quando si presenterà, per non mollare mai neanche in situazioni di vantaggio”.
È soddisfatto del mercato fatto?
“Abbiamo fatto quello che volevamo fare. Non nego che ero un po’ in ansia per il centrocampista ma alla fine è arrivato un Signor centrocampista (Minala, nda)”.
Gli unici indisponibili saranno Nanni e secci. Per il resto, tutti arruolabili.
Roberta Marongiu
