Finale di gara movimentato quello del Bruno Nespoli al termine del pareggio per 1-1 tra Olbia e Recanatese. Una forte contestazione quella mossa dai supporter olbiesi all’indirizzo del presidente dei bianchi Alessandro Marino e all’allenatore Roberto Occhiuzzi. Una protesta che si è protratta anche nei pressi dell’ingresso di servizio, vicino alla sala stampa, con i tifosi che hanno chiesto a gran voce un incontro con il numero uno dell’Olbia. Dopo qualche minuto, quando le acque si sono calmate, è iniziata la conferenza stampa di mister Occhiuzzi. Queste le parole dell’allenatore al termine della gara.
Sulla gara
“Abbiamo meritato di vincere, questo lo dico con convinzione, non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi. Abbiamo avuto tante occasioni abbiamo preso tre legni, abbiamo tenuto tantissimo palla in maniera attiva proponendo il nostro gioco. Oggi ho visto un Olbia diverso rispetto a quello di settimana scorsa, sinceramente faccio difficoltà a commentare questa prestazione. Questo è un risultato che dà rabbia, dopo il gol subito abbiamo ricevuto uno schiaffo morale che ci siamo portati dietro per quindici minuti. Poi, con merito, siamo riusciti a rimetterla in equilibrio. Tornando indietro non cambierei nulla, abbiamo fatto bene. La cosa che mi ha dato fastidio, se proprio devo trovare un’aspetto che mi fa adirare, sono le due ripartenze subite nel finale. Avessimo preso gol in quelle situazioni, avremmo buttato via il risultato“.
Su Minala
“Oggi a lui ho preferito La Rosa, domenica scorsa contro l’Alessandria non l’ho visto bene e oggi l’ho lasciato in panca. Sicuramente sente gli occhi addosso, questo momento passerà. Se qualche ragazzo va fuori strada sono io a doverlo riportare in carreggiata“.
Sul mercato
“Ora ci sono rimaste tre finali, devo andare avanti con questi ragazzi e gli devo fare forza. Stiamo parlando di mercato e stiamo lavorando, abbiamo preso uno svincolato (Mordini n.d.r.) e questo testimonia quanto ci stiamo impegnando in questo senso. Quello di cui ho bisogno è sicuramente giocatori che alzano il livello di personalità, quello è importante“.
Sul progetto Olbia
“Sono convinto che il progetto Olbia sia solido, i risultati devono arrivare. È impossibile che facendo questo calcio non stiamo ottenendo risultati. All’inizio mi sono assunto le mie responsabilità perché non giocavamo bene, ma ora sinceramente non so che dire. Sicuramente serve qualche rinforzo che faccia aumentare il livello medio della personalità e della qualità. Al momento abbiamo dei ragazzi che sono cresciuti, la squadra gioca in venti metri, pressa e crea. Bisogna trovare quello che non va, questo si può ottenere solo lavorando. Oggi con 25 punti una prestazione del genere la esalti“.
Sul suo futuro alla guida dell’Olbia
“Io mi sento solidissimo nel progetto Olbia. È normale essere giudicato per i risultati. Io sicuro non mollerò mai, sarebbe una follia da parte mia. La mia squadra punta sempre alla vittoria, anche quando eravamo in vantaggio ho visto una reazione e la voglia di vincere. Due domande me le sono poste a inizio stagione quando non riuscivo a trasmettere le mie idee alla squadra. Ho parlato con la società, abbiamo discusso e mi sono impegnato per migliorare lavorando notte e giorno. Oggi la mia squadra in campo si vede, poi aspetto pareri contrari e li accetto. È logico che io sia il parafulmine, sono l’allenatore. Le critiche le accetto tutte, ma non accetterò mai di abbassare la testa sul mio lavoro. I tifosi sono tutti da rispettare, un genitore quando ti fa piangere lo fa perché ti vuole bene. La stessa cosa stanno facendo i tifosi ora“.
Andrea Olmeo