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Olbia, Occhiuzzi: “Giocare così ci inorgoglisce, ma non possiamo cullarci troppo”

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È un pareggio che stavolta mostra un bicchiere mezzo pieno e che soprattutto regala un punto pesante per l’umore quello raggiunto da un’Olbia capace di fermare sullo 0-0 la capolista Reggiana. Queste le parole del tecnico dei galluresi Roberto Occhiuzzi al termine dell’incontro in sala stampa.

Sulla gara

Negli ultimi venti minuti ci siamo abbassati un po’ ma abbiamo giocato alti, abbiamo pressato alti e difeso alti per tutto il resto della partita. Ma ci sta. Siamo ormai da due mesi che abbiamo questo modo di affrontare le gare. Quando nel pre-partita ho detto a un vostro collega che non firmo mai per un pareggio non l’ho detto per presunzione, ma perché credo veramente in quello che facciamo e nei ragazzi. Capisco che ci sia amarezza da parte della Reggiana ma oggi l’Olbia ha giocato a viso aperto. Sono anche contento che il tecnico avversario, che stimo tantissimo, l’abbia rimarcato prima della gara, perché oggi la nostra è una squadra che cerca di giocare con personalità e con attenzione, a maggior ragione se l’avversario è una squadra come la Reggiana. Mordini? Dobbiamo valutare l’entità del suo infortunio, speriamo bene“.

Sulle occasioni avute e sul grado di soddisfazione

Le occasioni pulite le ha avute più l’Olbia forse, con Ragatzu nel primo tempo e con Contini nel secondo. Sono state due occasioni importanti. Se esco soddisfatto da questa gara? Sì ma non ci culliamo, l’ho appena detto ai ragazzi. Siamo in una situazione in cui siamo praticamente sott’acqua. Vogliamo uscirne attraverso le prestazioni: quella di oggi ce la teniamo stretta ma tutte per noi sono partite della vita. Questo modo di giocare e di approcciare la gara ci porterà verso la salvezza. Ti inorgoglisce giocare a viso aperto e difenderti forte contro una squadra come la Reggiana che in casa ha schiacciato nella sua metà campo tutte le avversarie. Ma se ci cullassimo faremmo dieci passi indietro“.

Sulle difficoltà

Abbiamo iniziato che mancavano sei, sette giocatori. Non mi sono mai pianto addosso, ho sempre ammesso le mie responsabilità per rispetto della squadra, della società e della piazza che mi supporta. Nei momenti no ho dovuto mettere davanti me stesso e le difficoltà nel trasmettere le idee alla squadra. Sapevamo di essere in difficoltà a livello numerico a inizio stagione, quando succedono queste cose però non bisogna piangersi addosso ma devi dare forza a dei ragazzi che ti seguono e che danno l’anima. Dobbiamo continuare su questa strada“.

La Redazione

TAG:  Olbia Serie C
 
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