Consueta conferenza stampa della vigilia in casa Olbia, prima dello spareggio in zona salvezza con la Recanatese, che precede i galluresi di Roberto Occhiuzzi di tre punti. Queste le parole del tecnico dei bianchi.
L’Olbia è all’ultimo posto in classifica: una posizione scomodissima, da abbandonare subito già da domani. Come ha vissuto la squadra questa situazione in questi giorni di lavoro?
“L’ultimo posto è assolutamente da abbandonare. Bisogna pensare che siano quattro finali contando il Pontedera il prossimo 23 dicembre. Quattro partite che dobbiamo affrontare con il coltello tra i denti. Dobbiamo essere più cinici, più cattivi in avanti. Adesso stiamo arrivando in area tante volte ed è importante essere concreti, attaccare con cattiveria perché questo è lo step finale che ci manca”.
Avete pensato al possibile ritorno al trequartista per avere un uomo più vicino all’area avversaria o è il 3-5-2 il sistema con cui vi sentite maggiormente a vostro agio?
“Giocando in questo modo portiamo spesso tra le linee due giocatori invece che solo uno. Adesso la squadra ha una quadratura importante sotto il profilo del palleggio, ma anche in pressione senza palla portiamo sempre quattro uomini davanti. Questo sistema ci sta dando dei riscontri importanti, è normale che nell’evoluzione del gioco tante volte porti due giocatori tra le linee invece che uno ma il fulcro del discorso è che dobbiamo essere più precisi quando si arriva dentro l’area, sia nel passaggio che sotto porta“.
Quanto vi pesa aver vinto soltanto due partite finora? E soprattutto quanto vi preoccupano le varie occasioni perse?
“Certo, è un peso aver vinto solo due gare. Non dico ai ragazzi di essere preoccupato perché poi rischi di trasmettere paura. Però sento il senso di responsabilità per quella che oggi è la classifica. A loro devo scrollare di dosso l’ansia della graduatoria, ma la responsabilità dobbiamo sentirla tutti. Abbiamo raccolto poco in queste gare anche se meritavamo di raccogliere ben altro“.
Ripartire dal secondo tempo di Alessandria è l’unica scelta possibile: ma come si fa a essere più cattivi e cinici del solito, dato che fin qui – numeri alla mano – vi è mancato spesso il gol?
“Come ho detto all’inizio, ai ragazzi ho detto che a partire da domani saranno quattro finali, da qui alla prima di ritorno contro il Pontedera. Non dobbiamo mettere dentro quell’ansia che rischia di non darti una mano, ma di mettere quella rabbia che ti può dare qualcosa in più sotto porta. In queste quattro gare bisogna andare oltre l’episodio, oltre qualsiasi dettaglio. Ho aggiunto solo che non vedo il motivo di avere quella paura che ho visto ad Alessandria nel primo tempo. Oggi siamo un’altra squadra e bisogna entrare con la consapevolezza che si era vista nelle ultime giornate e che abbiamo dimostrato di avere martedì contro l’Alessandria. Rispettiamo l’avversario di domani, ma non lo temiamo. Vogliamo partire subito con il piede giusto, che significa avere equilibrio e convinzione di ciò che si fa. Dobbiamo portare a casa questa prima finale“.
Questi i convocati per la sfida contro la Recanatese (qui per scoprire l’avversario dei bianchi).
PORTIERI
Ludovico Gelmi, Maarten Van der Want
DIFENSORI
Gabriele Bellodi, Fabrizio Brignani, Emerson Ramos Borges, Filippo Fabbri, Niccolò Gabrieli, Davide Mordini, Christophe Renault, Christian Travaglini
CENTROCAMPISTI
Roberto Biancu, Davide Incerti, Lukas Konig, Luca La Rosa, Joseph Minala, Fabio Occhioni, Federico Zanchetta
ATTACCANTI
Lorenzo Babbi, Lorenzo Boganini, Gianluca Contini, Daniele Ragatzu, Gianluigi Sueva
La Redazione