Prima il brodino del pareggio per 1-1 contro il Cos fanalino di coda, nel giorno dell’esordio al Nespoli di Zé Maria, terzo allenatore in 12 giornate, ma soprattutto del (presunto) investitore turco Murat Yilmaz, sulla carta intervenuto a dare solidità economica a Swiss Pro e ai suoi membri. Poi l’incontro tra alcuni senatori e la dirigenza, con oggetto la proposta di risoluzione consensuale del contratto, rimandata immediatamente al mittente dai calciatori. In casa Olbia gli ultimi giorni non sono stati certamente banali, in linea con quanto accaduto da novembre 2023 in poi, ossia da quando Alessandro Marino cedette il 70 per cento delle quote societarie del club gallurese a Guido Surace, Benno Räber e soci di Swiss Pro Promotion.
Proposta rigettata
Luca La Rosa, Riccardo Santi, Cristian Anelli, Pasquale Costanzo e Rosario Rizzitano (non Lorenzo De Grazia, come era inizialmente trapelato). Sono loro, nella giornata di ieri lunedì 18 novembre, a essere stati convocati in sede al Geovillage dal duo Surace-Räber alla ricerca di un accordo consensuale per mettere fine al loro rapporto contrattuale con i bianchi. Con una curiosa motivazione alla base della decisione: “scarso rendimento”. Se da una parte è indiscutibile che l’avvio di stagione dell’Olbia in Serie D sia stato tutt’altro che soddisfacente, con la squadra che occupa la penultima posizione dopo 12 giornate, dall’altra lo è anche che in questo inizio tra i pochi a salvarsi ci siano proprio i cinque calciatori finiti nel mirino della dirigenza elvetica. Costanzo ha segnato 2 reti a testa, mentre capitan La Rosa in estate ha compiuto una scelta di cuore rinunciando ad altre – e probabilmente più remunerative – offerte pur di restare nella sua Olbia. E anche contro il Cos è stato tra i migliori. Equivoci tattici, insomma, ma non solo. I potenziali epurati sono – casualmente – anche coloro i cui stipendi pesano maggiormente per le casse della società gallurese: rinunciarvi da subito potrebbe rappresentare un bel risparmio soprattutto in vista del mercato di riparazione che si aprirà il prossimo 2 dicembre. Il nuovo tecnico Zé Maria ha detto in conferenza stampa di aver avuto “carta bianca” da Swiss Pro per quanto riguarda le scelte tecniche.
Ninni Corda, futuro in bilico
Difficile dare una risposta certa, ma in ogni caso i giocatori si sono opposti alla richiesta del club e ora resta da capire quali altre pieghe prenderà la vicenda. Un’altra sensazione sempre più forte è che ormai nella gestione societaria ci sia sempre meno spazio per Ninni Corda. Ovvero colui che ha costruito la rosa in estate e che ha portato anche tutti i giocatori – tra quali uno dei suoi pretoriani storici, ovvero Anelli – inseriti nella lista di proscrizione stilata da Swiss Pro. Così come l’addio a Mario Isoni, allenatore della Primavera, che si era seduto in panchina nella gara persa al Nespoli con il Real Monterotondo, nella settimana dell’esonero di Marco Amelia e prima della nomina di Lucas Gatti come suo sostituto. “La società comunica che Mario Isoni non è più l’allenatore della formazione under 19. A Mario vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto ed i migliori auguri per il proseguo della sua carriera”, recita lo scarno comunicato diffuso in mattinata dall’Olbia per salutare l’ormai ex tecnico del’Under 19, riportato in Gallura proprio da Corda. Che, a questo punto, potrebbe essere il prossimo indiziato a finire nel mirino del patron Benno Räber, nell’ottica del repulisti societario. In attesa del promesso e annunciato sostegno finanziario da parte del turco Yilmaz in vista del mercato, a prima vista però il cielo dalle parti del Nespoli continua a essere ricco di nubi. Dal punto di vista tecnico, come già detto negli scorsi giorni, è evidente che a questa Olbia manchi un bomber di categoria, in grado di risolvere con i suoi gol partite intense e poco spettacolari. Il sogno proibito della piazza è il ritorno di Daniele Ragatzu, che a Pontedera non sta lasciando un ricordo indelebile nonostante le tante aspettative su di lui. Chiarezza, serenità e lungimiranza: sono tutti elementi che ora mancano all’Olbia a trazione elvetica. Che oltre a intervenire sul mercato alla ricerca di un bomber, dovrebbe anche provare a risolvere tutti quegli equivoci e allontanare le nuvole che, con il passare dei giorni, sembrano aumentare invece che diradarsi.
Francesco Aresu