Intervenuto in un confronto a TeleRegione, l’ex presidente dell’Olbia Calcio Alessandro Marino ha parlato della situazione in casa gallurese nella giornata in cui è stato accolto il ricorso per l’ammissione in Serie D dei bianchi: vi riportiamo alcune delle sue dichiarazioni.
Situazione
“Credo che siano stati periodi difficili e di incertezza, questa è una giornata importante. Fare un campionato di quarta serie è in questo momento lil minimo, era l’obiettivo ed è stato raggiunto, si apre una nuova pagina nella storia dell’Olbia. Ci sono le premesse per poter costruire una squadra che ambisca a fare un campionato di serie D al vertice, ma sinceramente non posso rispondere io a questa domanda, bisognerebbe chiedere alla proprietà . lo non sono mai andato via da Olbia in questi mesi, sono sempre rimasto qui, ho sempre sperato da tifoso che tutto si sistemasse. Io ho ceduto la società il 9 novembre e per tutto ciò che è successo prima di questa data io mi assumo tutta la responsabilità . Quando la Swiss Pro ha comprato il 70% delle quote la squadra si trovava a metà classifica ad un punto dai play su ciò che è successo dopo mi sento non responsabile ma co-responsabile. Perché essere azionista di minoranza al 10% ovviamente non ti dà lo stesso potere decisionale rispetto ad avere la maggioranza”
I tifosi
“Tradito dai tifosi? No assolutamente, in questi mesi sono arrivati centinaia di messaggi, telefonate, di supporto, cercando di spingermi a fare qualcosa. Non ho lasciato la barca che affondava, io ho lasciato la barca che era un punto di playoff a metà classifica, ho sempre cercato di dare il mio supporto”
Futuro
“La mia quota? C’era già un adempimento automatico che non è ancora stato eseguito, abbiamo esercitato un’opzione che non è stata ancora portata avanti, ma siamo pronti a sederci al tavolo e trattare. Non ha senso restare in società con quote di minoranza, poi penso si sia aperta per l’Olbia una nuova pagina”
La Redazione














