All’indomani delle parole dell’imprenditore Romi Fuke ancora interessato all’acquisto dell’Olbia, l’ex presidente e ormai ex socio di minoranza Alessandro Marino ha rilasciato un’intervista a L’Unione Sarda di cui vi riportiamo alcuni stralci.
Sulle responsabilitÃ
“Per come si sono sviluppati gli eventi, la mia responsabilità è l’aver ceduto la società a stagione iniziata. Nel novembre 2023 la squadra era a metà classifica, in Serie C, a 2 punti dai playoff, ma dal momento della cessione sono iniziati i problemi: da presidente
non mi è stato più permesso di toccare palla e questo ha creato una fase di transizione che è stata, probabilmente, tra le principali cause della retrocessione diretta. Un evento che ha generato problemi maggiori di sostenibilità dei debiti, col costante deterioramento e i ricavi post cessione che aggravava la situazione”.
Futuro
“L’accusa più fastidiosa è aver presentato un decreto ingiuntivo per ostacolare la cessione del club. Quel decreto è stato presentato un anno e mezzo fa per un prestito con garanzie personali dei soci di maggioranza. Peraltro, ho pensato bene di rivalermi su uno di
loro e non sull’Olbia, proprio per non complicare la situazione, e quando sono stato contattato dai potenziali acquirenti mi sono sempre messo a disposizione. Mi fa invece sorridere l’accusa di volermi riprendere l’Olbia: quando con Bazzu e Tartara ci
siamo dimessi, nel marzo 2024, da contratto Swiss Pro doveva acquistare le nostre quote, e non l’ha fatto”.














