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Olbia, Marino: “Lavoriamo per un rush finale importante”

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Ospite della nostra trasmissione Cagliari Social Arena, il presidente dell’Olbia Alessandro Marino ha snocciolato diversi temi legati ai bianchi allenati da Max Canzi.

Il momento
“Prima della partita con il Modena eravamo un po’ più vicini e sapevamo che potevano compromettere la nostra corsa. In realtà abbiamo fatto tre punti e ci stiamo anche rammaricando di averne fatto solo tre. Tendenzialmente le cose non sono cambiate rispetto a prima della gara con il Modena; chiaramente è tutto aperto, però a cominciare da domani (la sfida contro la Carrarese ndr) dobbiamo ricominciare con il nostro passo per arrivare dove vogliamo arrivare. Sicuramente è meglio non guardare la classifica visto che ci sono tanti scontri diretti, dobbiamo pensare alla Carrarese poi i conti li faremo alla fine”.

Poco cinismo
“Secondo me se arriviamo a essere ambiziosi e pensare di battere squadre che hanno 5-6 volte il nostro monte ingaggi, è come dire che il Cagliari vinca contro la Juve, l’Inter e il Milan. Più o meno è la stessa cosa dal punto di vista del gap di budger. Tendenzialmente quindi è già positivo parlare di rimpianti e mancanza di cinismo rispetto a qualche anno fa dove magari la partita sarebbe potuta finire 1-4, quindi va bene così. Il salto di qualità c’è stato, ma manca qualcosa contro le squadre meno blasonate dove probabilmente non siamo tanti bravi a giocare quando gli avversari si chiudono. Probabilmente dobbiamo avere più pazienza e saper colpire al momento giusto”.

Concentrazione sull’obiettivo
“Credo sia un elemento molto importante in un campionato così equilibrato come il nostro. Dopo Modena il rischio di montarsi la testa c’era, ma così non è stato contro il Pescara. Mi fa pensare che questo è uno spogliatoio che non ha sbandate mentali, ma uno step di crescita va fatto ed è quello su cui stiamo lavorando per poter arrivare a fare un rush finale importante. L’anno scorso lo facemmo in un campionato particolare dove si giocava ogni tre giorni, quest’anno invece a parte la partita di domani a Carrara ci aspettano solo turni singoli e dobbiamo riuscire mentalmente a non far calare mai l’attenzione. Penso sia la sfida più grossa per tutte le squadre del campionato”.

La crescita di Altare
“Per certi tipi di ruolo come in difesa o a centrocampo, la Serie C è un bacino naturale per la Serie A. Il campionato di C ha un tasso tecnico inferiore, ma dal punto di vista agonistico e sul piano dell’intensità non lo è, lo dicono i dati. Mi aspettavo potesse fare bene, Giorgio in Serie C ha fatto vedere un certo tipo di andamento che sta rispettando in Serie A a livelli dati. Questa è la controprova che ci possono essere tanti Giorgio Altare e che ovviamente i meriti non vanno solo a noi, ma anche a Mazzarri e Giulini che hanno inserito Altare in un contesto che l’ha valorizzato, tramite un inserimento graduale e i consigli del tecnico. Sta ripagando la fiducia, il mister ha saputo scegliere il momento giusto non penso che sia arrivato tardi il suo inserimento. Per il futuro credo ci siano altri giocatori che possono fare lo stesso percorso. Un esempio? Ce ne sono, ma non dico il nome perché non sarebbe carino nei confronti degli altri. Quest’estate spero possano andare in ritiro con il Cagliari e spero possano essere selezionati l’anno prossimo”.

I “cagliaritani” Biancu, Lella e Ciocci

“Secondo me Biancu e Lella sono arrivati a un livello di completezza con tempistiche diverse e situazioni diverse. Biancu è migliorato tantissimo in fase di non possesso, fa un lavoro importantissimo non soltanto quando ha la palla tra i piedi. Questo nei primi anni non lo aveva e il merito va agli staff che si sono susseguiti nel tempo e a lui stesso ovviamente. Lella è un po’ una situazione contraria: appena arrivato era già bravo in non possesso e ora è migliorato tanto nella fase di impostazione e anche di finalizzazione, visto che ha fatto 4 gol. Per me sono due giocatori che si sono completati e sono un patrimonio del Cagliari, valorizzato dall’Olbia e spero che abbiano la loro chance. Ciocci è una situazione diversa: è il suo primo anno e ha subito un infortunio importante che ha richiesto uno stop. Ha dovuto interrompere quando era al top e ha dovuto riprendere fisicamente: dopo Modena abbiamo rivisto quel Ciocci che per esempio si era visto con la Carrarese all’andata, ora mancano 7 partite più playoff e spero che tutto può succedere. Se continua con questi numeri, può anche fare una stagione in una categoria superiore altrimenti un’altra annata all’Olbia non gli farebbe male”.

Ostacolo Carrarese
“Una partita difficile contro una squadra che attacca molto. Dovremo stare attenti a coprire bene il campo, giocano un calcio diverso rispetto a quello tradizionale di questa categoria, probabilmente perché mister Di Natale ha un imprinting diverso. Bisognerà stare attenti nel saperli contenere. Penso che tutti gli avversari che incontreranno l’Olbia qualche pensiero lo hanno, anche noi abbiamo le nostre carte da giocarci. Credo sarà una partita bella come all’andata, speriamo di fare punti per rilanciarci nei nostri obiettivi”.

Settore giovanile sugli scudi 
“Quest’anno abbiamo tre giocatori in prestito al Cagliari, oltre a Secci in Primavera ci sono Mameli e Mauro che militano nell’Under 17. Tendenzialmente quello che credo sia la premessa è che un territorio come la Gallura non ha motivo per non essere prolifico come altri territori. Quindi abbiamo cercato di valorizzare i ragazzi e si stanno vedendo i risultati. Questo è un momento cruciale per la Primavera: abbiamo il playoff con il Gubbio e in caso di superamento abbiamo l’occasione di andare alla finalissima di Cesena. Credo che per tutto il calcio giovanile sardo sarebbe una grande conquista, soltanto il Cagliari è riuscito ad andare in Primavera 2 e sarebbe occasione per noi di confrontarci contro della Primavera di squadre che militano in Serie B o addirittura di Serie A. Ci permetterebbe di alzare l’asticella. Cito oltre alla Primavera anche l’Under 14 nazionale che ha permesso ai ragazzi del 2008 di andare a scontrarsi con delle squadre professionistiche, abbiamo pareggiato con la Fiorentina e pareggiato con il Pisa al loro primo anno di attività. Abbiamo grande potenzialità e sta a noi sfruttarla nel migliore dei modi”.

La Redazione

TAG:  Olbia Serie C
 
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