Dopo i fatti di violenza al termine della gara tra Cesena e Olbia valida per la prima giornata di ritorno del girone B della Serie C, con il padre del giocatore bianconero Shpendi che ha invaso il terreno di gioco per colpire con un pugno al volto il portiere dei galluresi di Leandro Greco Rinaldi, continuano a susseguirsi le reazioni del mondo del pallone italiano.
Il commento
I due club hanno fortemente condannato l’accaduto, mentre il padre del giocatore è intervenuto al TG 2 per chiedere scusa al Cesena ma non all’Olbia e allo stesso Rinaldi, fatto che ha infastidito e non poco il club del presidente Alessandro Marino. Con il patron dei bianchi che ha detto la sua anche al Tg1: “Questo è un episodio che riporta indietro l’orologio del calcio italiano di decenni. Sembrano gli anni ottanta, quando si discuteva se eliminare o meno le barriere dagli impianti. Episodi come questo però sottolineano come il nostro calcio non sia pronto”. Per ora la società Olbia non ha optato per denunce o ricorsi, così come il giocatore non ha querelato il padre di Shpendi. Il club gallurese attende le decisioni della Lega Pro prima di attuare la prossima mossa.
La Redazione