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Olbia, Greco: “Vittoria sporca e importante, ora concentrati sulla Torres”

Leandro Greco durante Olbia-Cagliari del Trofeo Sardegna | Foto Luigi Canu
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Il tecnico dell’Olbia, Leandro Greco, è intervenuto in conferenza stampa a margine della vittoria esterna per 1-0 sul neutro del Nicola Tubaldi di Recanati contro la Vis Pesaro. Di seguito le sue dichiarazioni.

La partita

“Sapevo che oggi non era una partita semplice. Quando ci siamo riuniti in settimana, ho avvisato la squadra che avremo trovato una Vis aggressiva, che voleva far punti e che aveva perso a Ferrara (contro la Spal n.d.r.) ingiustamente ed è stato così oggi in campo. La squadra mi è piaciuta molto per come ha interpretato la partita, siamo stati secondo me meno bravi nel palleggio rispetto al Cesena ma oggi per me è stata una vittoria sporca ma le vittorie sporche mi piacciono di più perché sono quelle da squadra vera. Sofferenza all’inizio? Lo sapevamo e io personalmente lo sapevo. Avevo letto le dichiarazioni del mister (Banchieri, tecnico della Vis Pesaro n.d.r.). Poi, quando perdi le partite in maniera ingiusta e giocando bene, hai sempre una reazione. Mi è piaciuto molto il modo in cui la squadra ha retto l’urto. Venivamo da una vittoria che paradossalmente ci poteva togliere di più che dare come energie nervose, come attenzione, come voglia di fare fatica. Invece questo non c’è stato ed è la cosa più importante che rimane per la squadra”.

Il risultato

“Se questi tre punti sono fieno in cascina per noi? Sono i punti per cui lavoriamo e che poi sono quelli determinanti. Il nostro fieno in cascina è la mentalità su cui stiamo lavorando da inizio ritiro, il modo di stare in campo, di occupare gli spazi. Ovviamente le vittorie ti accendono questo percorso ma in queste due partite la squadra mi è piaciuta molto. È solo l’inizio, adesso ricarichiamo un po’ le energie e ripartiamo per preparare la prossima (il derby al Nespoli contro la Torres n.d.r.)”.

Il gruppo

“Il gol arrivato al momento giusto? Io non credo alla fortuna, alla sfortuna o ai casi. Gli episodi vanno a favore o a sfavore. La squadra sta lavorando su questi dettagli. Mi sono piaciuti tantissimo gli ingressi di Fabbri e Cavuoti. Thomas (Scapin n.d.r.) ha fatto una partita incredibile, era il suo esordio. Poi è entrato Montebugnoli, come anche Nanni e Incerti. Questo spirito mi rende felice per questi ragazzi che stanno lavorando in maniera profonda, stanno dando tutto e quando vedi queste cose qui, quando c’è partecipazione anche dalla panchina, è un bel segnale, che dobbiamo alimentare. Questi sei punti non devono farci pensare che siamo diventati bravi tutto d’un tratto. È un percorso lungo però tutto questo lavoro che stiamo facendo mi sta piacendo molto e vogliamo continuare così”.

Gli esordi tra i pro di Cavuoti e Scapin

“Scapin è un ragazzo che secondo me ha grandi potenzialità. Nanni aveva avuto un piccolo problemino che poi aveva recuperato ma ho preferito non rischiarlo. Ho comunque fiducia in Scapin e infatti oggi ha fatto una grande partita, reggendo l’urto con Tonucci con cui ho giocato assieme e che quando ti arriva addosso lo fa in maniera pesante (scherza n.d.r.). L’avevo preparata così ed è stato bravissimo (riferito a Scapin n.d.r.). Cavuoti è un giocatore che ha grandissime qualità. Io sono innamorato calcisticamente e tecnicamente di lui. Soltanto questa settimana ha cominciato a fare un tipo di percorso differente, ha bisogno di tempo per capire cosa serve per giocare tra i grandi e per diventare grande. Mi è piaciuto com’è entrato, l’ultima palla poteva darla ad Arboleda ma sono cose che poi andremo a migliorare nel percorso. Nicolò però è un giocatore che ha potenzialità, deve fare un passo di crescita personale di ragazzo: quando lo farà, sarà un giocatore che potrà spostare gli equilibri.

Difesa “globale”

“La difesa per me è una cosa molto più globale, non solo di reparto. Io lo definisco uno stato d’animo, è un modo di essere, è difendere qualcosa che non è solo il risultato ma difendere i percorsi personali di ognuno di noi, le proprie ambizioni, mettersi a disposizione di un gruppo, difendere la città, la società. La fase difensiva è una cosa molto più ampia, non sono solo i due difensori centrali. Tutti quanti sono stati molto bravi”.

La Redazione

 

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