Nuova partita casalinga per l’Olbia di Marco Gaburro che ospita il Gubbio di Braglia e del cagliaritano Jacopo Desogus: il tecnico dei bianchi ha presentato la gara in conferenza stampa alla vigilia del match del Nespoli.
La partita
“Parlo di crescita anche quando non facciamo risultato, questa squadra ha avuto un’evoluzione in queste cinque partite anche se non sono arrivati punti in trasferta. Dal punto di vista del risultato contro il Pineto mi aspettavo di più. Facciamo fatica a mettere l’aspetto agonistico che mettiamo in casa, che in certi campi è un aspetto che posso capire ma non contro il Pineto. La partita si è sporcata con il gol preso, non abbiamo avuto l’approccio per impattare la partita, cosa che abbiamo avuto invece in casa. Abbiamo bisogno di punti e non solo miglioramenti. Ho visto una squadra che ha ritrovato lo sguardo giusto, le partite casalinghe le abbiamo affrontate con l’agonismo giusto”.
L’avversario
“Quella che viene è una partita diversa da quelle che abbiamo affrontato in precedenza, dobbiamo fare risultato. Dobbiamo pareggiare il loro agonismo, accetteranno la partita sporca anche se hanno valori importanti. Devono scontarsi con qualcosa di diverso rispetto a quello che affrontano normalmente. Il concetto è che loro devono fare fatica qua. Abbiamo preparato la partita in maniera diversa, il Gubbio è una squadra aggressiva che ti pressa alto e le cose che devi cercare in campo sono diverse. Sarà diverso in termine di fluidità di manovra, mi aspetto una partita più frammentata. Mi aspetto una partita diversa, ma sullo stesso livello agonistico visto con Arezzo ed Entella”.
Schiavone out
“L’entità dell’infortunio è da valutare, ma penso sarà assente almeno per le prossime 4-5 giornate sicuramente. Per noi è un’assenza pesante, inutile non ammetterlo, per il fatto che è un giocatore importante che dà ordine e interdizione. Non ci sarà e dobbiamo farne a meno. Le assenze del Gubbio? Sì, ma con quella rosa lì sono assenze che pesano meno”.
Scelte
“Dall’allenamento congiunto con la Nuorese ho tratto indicazioni dai singoli, volevamo capire come stessero alcuni giocatori. Penso sia stato un allenamento indicativo sulle individualità. Catania? Penso che l’idea di metterlo da punta sia perseguibile a gara in corso, difficile rinunciare a un giocatore che faccia punto di riferimento davanti. Di Lorenzo inganna l’altezza, fa molto meglio negli spazi. Vedremo qualche scelta diversa contro il Pineto. Ragatzu? In settimana l’ho visto bene”.
La Redazione