L’allenatore dell’Olbia, Marco Gaburro, ha parlato in conferenza stampa a margine della sconfitta esterna per 2-0 subita al Del Conero contro l’Ancona. Queste le sue dichiarazioni.
Sulla gara
“Sicuramente abbiamo subito l’inizio dell’Ancona, cosa che in parte ci si poteva anche aspettare. Abbiamo preso un gol evitabile e nella prima mezz’ora di partita abbiamo subito la fisicità dell’Ancona, nei duelli e nelle situazioni a campo mezzo aperto, abbiamo fatto proprio fatica. La mia squadra, però, a volte sembra meravigliarsi del fatto che deve far fatica o non accettare il fatto che bisogna far fatica. Noi, però, nella nostra situazione, dobbiamo far fatica. Questa è una cosa che ci siamo già detti con l’Arezzo, con la Carrarese e anche oggi con l’Ancona. Io penso che le partite bisogna giocarle tutte e non sempre poi il fatto che l’avversario possa essere superiore in certe situazioni poi può portarlo alla vittoria. Infatti, a fine primo tempo, ho sottolineato che, nonostante quella sensazione di aver subito addosso l’avversario, eravamo in partita e non si sapeva come sarebbe potuto andare il secondo tempo e questa è stata anche la sensazione che ho avuto in campo prima dell’episodio del 2-0, che onestamente non deve succedere”.
Sugli episodi
“Oggi ci sono state due componenti che hanno vissuto una pessima giornata: noi sotto questi punti di vista e la terna arbitrale. Noi, però, dobbiamo pensare a noi. Non possiamo concedere cose di questo tipo all’Ancona di oggi perché comunque nel secondo tempo stavamo provando a rigirarla e mon era detto che l’Ancona avesse avuto tutta questa facilità nella gestione del risultato. Sul 2-0 abbiamo sbagliato un gol a porta vuota che poteva riaprire la partita e poi è chiaro che questi episodi (le espulsioni di Zallu e Motolese n.d.r.) sono stati determinanti. Poi, dall’espulsione in avanti, non c’è stata partita perché con l’uomo in meno non abbiamo avuto la forza per mettere in difficoltà l’Ancona che era avanti di due gol. Noi dobbiamo pensare questo, ovvero aver rovinato da soli una gara che era a galla e che era aperta”.
Sul calendario
“Il calendario non l’ho fatto io. Noi abbiamo queste due partite impegnative, con due trasferte di fila a Carrara e Ancona. Ora noi dobbiamo lavorare per crescere in vista di quelle che saranno partite molto più importanti, poi quello che conterà non lo possiamo sapere. Di sicuro oggi eravamo più in difficoltà dell’Ancona sul piano individuale, della positività e ci siamo impasticciati tanto la giornata, cosa che non possiamo fare”.
Sulla fase offensiva
“La poca pericolosità in avanti nel finale di primo tempo? Il tema della giornata era cercare di non essere troppo remissivi perchè avevamo visto che, nelle due partite precedenti, l’essere troppo bassi ci portava a far fatica nel produrre. Secondo me l’Ancona non è la squadra ideale per alzarsi troppo perché comunque è una squadra forte negli spazi. Tuttavia, in tal senso, avevamo trovato un compromesso: non eravamo così bassi come in altre partite ma non eravamo neanche altissimi”.
Sul centrocampo
“Nella seconda parte del primo tempo ci siamo un po’ sistemati a centrocampo. Prima Cioffi ci aveva sfilato, aveva puntato la linea difensiva e poi non l’hanno più trovato. Ripeto abbiamo faticato ma non la vedevo così impossibile come poi l’abbiamo resa noi”.
Sull’arbitraggio e sul momento
“Non ho forza e voglia di dir cose perché noi abbiamo già troppi problemi. Dobbiamo pensare alle nostre cose. È evidente che ci siamo complicati la vita da soli, anche sull’episodio della prima espulsione che era una situazione evitabilissima. Rosso a Motolese? Ci penalizza in vista della partita di mercoledì (14 febbraio contro l’Entella n.d.r.) su una gara di fatto chiusa. Mancavano pochi minuti alla fine, con la partita sul 2-0 e già con un uomo in meno. Lì vuol dire proprio non aver la capacità di leggere nessuna parte del momento della gara, sapendo che comunque non era ultimo uomo e secondo me nemmeno fallo. Questo per me è mancanza di lucidità però è inutile che ne parlo. Noi abbiamo da concentrarci sulle nostre cose e fra tre giorni abbiamo una partita importante in casa, con 3 assenze per squalifica perché La Rosa è stato ammonito ed era diffidato. Dobbiamo riazzerare tutto e ripartire perché, quando si è in una situazione di classifica come la nostra, la bravura deve essere quella. Inoltre dobbiamo essere bravi a capire, tra di noi, come stiamo, su chi possiamo contare. A me piacerebbe dire ‘diamoci una pacca sulla spalla, andiamo avanti e va bene così’ ma sbagliare queste cose non va bene. Dobbiamo capire questo, perché poi ci saranno partite diverse dove dovremo arrivarci meglio rispetto ad oggi”.
Su Ragatzu
“Ragatzu sostituito e applaudito dal pubblico dell’Ancona? Ragatzu è un giocatore importante. Giocheremo mercoledì, stavamo sul 2-0 e io devo fare tante valutazioni. Di sicuro è un giocatore che, in questo momento, non è al top della sua condizione ma come tanti altri nostri giocatori. È il momento della squadra che sta addosso ai ragazzi. Ragatzu, però, resta un giocatore che può cambiare la partita in qualsiasi momento e verranno le partite in cui ce le cambierà. Lui ora deve lavorare, fare gamba, accettare il momento come gli altri. Se la sostituzione di Ragatzu è stata conservativa? Assolutamente sì e penso che sarebbe stato folle non farla”.
La Redazione