L’allenatore dell’Olbia, Marco Gaburro, è intervenuto in conferenza stampa d’antivigilia in vista del match del Del Conero contro l’Ancona, in programma domenica 11 febbraio alle ore 14.00. Di seguito vi proponiamo i passaggi più significativi delle sue dichiarazioni.
Sull’amichevole contro il Budoni
“L’amichevole contro il Budoni direi che è andata bene. Ho voluto farla a tutti i costi. Sono contento della scelta fatta, avevamo proprio bisogno di giocare: di pulirci la testa e vedere la palla andare nella porta degli altri anche se, quando si sfidano squadre di Serie D, non è scontato poi vincerle. Da questo punto di vista ho messo i miei giocatori in campana: ho detto loro che non mi interessava il risultato in sé, bensì vederli distendersi in una maniera diversa rispetto a quanto accaduto nelle due partite che hanno fatto con me in panchina. Allo stato attuale, l’Olbia è al 35% delle proprie possibilità e quindi giocare è molto importante”.
Sul momento
“La squadra è frenata sia nella testa che nella fiducia. Questo ti porta a non trovare le giuste soluzioni anche quando si hanno delle vie di gioco semplici. Però sto vedendo una squadra in crescita. Tra la sfida contro l’Arezzo e quella di Carrara è cambiato solamente il risultato, ma sotto gli aspetti della prestazione e dell’atteggiamento abbiamo dato continuità. Noi volevamo alzarci un po’ di più contro la Carrarese rispetto a quanto fatto nel match precedente, ma non ci siamo riusciti perché i toscani ci hanno a stare dietro. Questo è dovuto al fatto che noi ancora non abbiamo ben chiaro cosa vuol dire alzarsi. Secondo me dobbiamo avere l’obiettivo di fare meglio delle cose. Se noi andiamo in campo con l’ossessione del risultato non miglioreremo mai, per vincere le partite serve crescere. Ora non è il momento di essere belli e morbidi. Dobbiamo essere una squadra incazzata quando non ha la palla e che cerca di recuperarla subito. Però, quando la rubiamo, dobbiamo attaccare con convinzione. Non possiamo sempre pensare di attaccare in due o tre e pensare che qualcuno ti possa risolvere la partita”.
Sulla salvezza
“Noi non possiamo sapere oggi quale sarà il nostro destino. Possiamo lavorare affinché esso sia più buono. Non possiamo ancora sapere in quale situazione saremo verso la fine del campionato, se lottando per evitare gli ultimi posti, se ce la giocheremo per trovare il miglior posizionamento nei playout o se saremo così bravi da salvarci direttamente. Ora dobbiamo solo focalizzarci sul fare punti, senza pensare troppo al fatto che dobbiamo conquistarli. Non siamo ancora a tre-quattro partite dalla fine. Io cerco di esasperare questo concetto per far capire alla squadra a cosa deve pensare durante la gara”.
Su Ragatzu
“Ragatzu è un giocatore che ha un potenziale enorme, è sempre stato utile alla causa di questa realtà e penso che abbia ancora tante cartucce da giocarsi. È un calciatore che sta vivendo sulla propria pelle, magari di più rispetto gli altri, il momento negativo della squadra. Sa che tanti si aspettano molto da lui, vorrebbe dare quello che lui pensa e sa di poter dare. In questo momento non deve pensare di essere quello che ci risolverà le prossime partite. Lui deve dare il 100% a livello di gamba e avere maggiore velocità nella giocata. Ha grandi colpi, deve cercare di tenerseli quando siamo nell’area avversaria e deve far correre la palla”.
Sull’Ancona
“Sicuramente ad Ancona ci sarà una situazione mentale diversa rispetto a quella di Carrara. In questa partita, la posta in palio è alta per tutte e due le squadre, anzi direi che è più alta per l’Ancona che per noi. Bisognerà essere pronti a tutto al di là del modulo. Nelle ultime 6 partite hanno giocato con il 5-3-2. Mister Colavitto ha sempre preferito il 4-3-3 e può darsi che riparta proprio da quest’ultimo modulo. Da questo punto di vista, a noi cambia relativamente poco. Sappiamo che l’Ancona cercherà di fare dall’inizio una partita piuttosto spinta di gamba e baricentro, è una squadra che ha un attacco molto forte, sul gioco aereo è una delle più forti del girone. Però, secondo me, loro hanno problemi nelle distanze e nel difendere in una certa maniera, se no avrebbero più punti. Questi problemi li hanno avuti sia con il cambio di mister sia con il cambio modulo. Noi siamo pronti a tutto. Più loro attaccheranno e più noi proveremo a colpirli in un certo modo”.
La Redazione