Ambizione di vittoria del campionato nella prossima Serie D, dribbling sulle finanze e volontà di permanenza a lungo termine a Olbia. Questo è quello che è emerso nella conferenza di inizio stagione tra i dilettanti dopo 8 anni di professionismo da parte di Swiss Pro a Olbia. Su chi finanzierà la prossima annata con l’obiettivo di vertice in quarta serie la company svizzera è stata sì netta, ma non chiara: “Andremo avanti da soli, finanzieremo noi il club. Ma dell’aspetto economico non vogliamo parlare”. Risposta che ha portato al conseguente dubbio dei cronisti: “Quindi non state valutando un ingresso in società di Roberto Felleca?”. E qui a rispondere è stato il manager della realtà elvetica Benno Raber: “In questo momento dopo l’iscrizione in D ci concentriamo solo sulla squadra, non è il momento di valutare l’inserimento di Felleca. Vedremo più avanti. Sul magnate turco invece decidiamo di non rispondere”.
Le sue parole
Apertura, chiusura, poi nuova apertura e ora definitivo dribbling. L’atteggiamento di Swiss Pro nei confronti dell’imprenditore selargino Felleca è stato alquanto ambiguo nelle ultime settimane ed è cambiato, forse, in base alle notizie che arrivavano dall’estero e dai famosi investitori stranieri che starebbero aiutando Surace e Benno, tra Olanda e Turchia. Nel frattempo però è lo stesso Felleca, che nel progetto ricostruzione a Olbia ha creduto dal primo giorno, che ci tiene a fare chiarezza.
Felleca, ci racconta come è andato il dialogo con Swiss Pro? “Ci siamo incontrati una prima volta in zona Milano e c’era l’apertura al mio ingresso in società qualora loro avessero tenuto la maggioranza del club e avessero fatto a loro nome un piano di rientro per saldare i debiti pregressi. Io mi sarei occupato di pagare l’iscrizione, i costi vivi del club per l’anno in Serie D e la costruzione della rosa. Anche perché chi conosce bene la quarta serie sa quanto sia difficile costruire una squadra per vincere subito un campionato, specie in tempi ridotti e dopo un’estate movimentata fuori dal campo. Io avevo messo a disposizione la mia esperienza per provare a fare un torneo di vertice, come siamo riusciti insieme a Ninni Corda in passato anche in situazioni complesse e con tempi stretti (non so se possa dire lo stesso l’attuale proprietà, sottolinea Felleca), ma poi il dialogo si è interrotto“.
Ecco, cosa è successo dopo? “Dopo è successo – continua Felleca – che Swiss Pro ha scelto di affidarsi all’imprenditore Nuccilli e tutti abbiamo visto come è andata. Con il club che ora ha scelto di difendersi anche per vie legali. Dopo la vittoria del ricorso c’è stato un nuovo contatto tra me e la proprietà dell’Olbia, ma poi Surace e Raber sono di nuovo scomparsi. Io vorrei fare un progetto serio, come quello che la città merita. Ma questi non sono i presupposti tali per gettare le solide basi e mi dispiace che ci sia stata questa ambiguità da parte loro. Come ho dichiarato più volte sono sempre aperto a costruire e rifondare per portare nuovamente Olbia nel calcio che conta. Ma ogni cosa ha una sua data di scadenza”.
Roberto Pinna