Giancarlo Favarin, allenatore dell’Olbia, è intervenuto ai nostri microfoni di Buongiorno 131 per fare il punto della situazione sulle gravi condizioni economiche del club, con i calciatori che hanno deciso di interrompere l’attività sportiva. Di seguito le sue dichiarazioni.
Situazione societaria
“Siamo abbandonati a noi stessi. I ragazzi hanno sempre fatto il possibile a livello sportivo, il comitato ci ha dato una mano ad arrivare dove siamo ora, ma adesso diventa tutto più complicato. I giocatori hanno deciso di fermarsi, aspettiamo novità, ma ora non abbiamo nulla in mano”.
Su tifosi e stipendi
“I tifosi domenica sono stati eccezionali. Questo per noi è gratificante, ma ci servono altre cose. I ragazzi non possono più andare avanti con tranquillità, bisogna trovare ossigeno per proseguire. Siamo andati avanti per settimane aspettando novità, ma ora siamo fermi finché non arriva una notizia positiva, che deve essere rivolta agli stipendi”.
Sul gruppo
“Nelle difficoltà i gruppi si compattano. Ho avuto un’esperienza simile con la Lucchese e anche lì c’era un gruppo che si compattava sempre di più man mano che si andava avanti. Qui tante cose assomigliano a quell’impresa: ragazzi eccezionali, disposti al sacrificio. Dispiace, Olbia è riconosciuta in tutta Italia e non è bello vederla morire. Credevo che ci potesse essere più attenzione a questa società. Io sono venuto perché ero convinto che tutto quanto si sistemasse in poco tempo, invece siamo ancora in questa situazione”
Allenamenti sospesi
“Oggi non ci alleneremo, come ribadito dai giocatori domenica. Hanno deciso così e andremo avanti su questa strada”.
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