Passi in avanti fuori dal campo per l’Olbia calcio in ottica nuove strutture. Dopo aver avuto la concessione del polo sportivo del Geovillage dal Comune, con anche la promessa del confermato, nella recente tornata elettorale, sindaco Settimo Nizzi di porre per il futuro il tema nuovo stadio Nespoli in cima alla lista delle strutture da valorizzare in città.
In questo senso la società gallurese si è portata avanti trovando l’accordo con il consorzio Sportium sul progetto nuovo stadio. Si tratta della stessa realtà che da tempo sta affiancando anche il Cagliari Calcio nella programmazione del nuovo Sant’Elia. “L’accordo con Sportium è per la consulenza di progettazione di impianti sportivi – ha commentato il presidente dell’Olbia Alessandro Marino – . Questo progetto ha la finalità di preparare lo studio di fattibilità per il nuovo impianto che rientra in un progetto più ampio della Lega C che ci vede come apripista. Stiamo facendo i primi passi per fare valutazione economica finanziarie e progettuali. Vedremo nei prossimi mesi come fare per trovare ipotesi anche alla luce del PNRR e dei fondi che arriveranno”.
Alla presenza di Francesco Ghirelli, presidente della Lega C, in visita alle strutture del Mater Olbia, la società olbiese ha annunciato questo passo avanti sul fronte stadio. Tantissima soddisfazione anche per Ghirelli: “Partiamo da qui, da Olbia, ne sono felice perché è una società che dimostra la capacità di pensare a un progetto per il futuro. Come Lega C abbiamo presentato un progetto legato al PNRR perché ci sono fondi che arrivano dall’Europa e che saranno trasferiti alle amministrazioni comunali. Stiamo lavorando per fare dello stadio una nuova centralità urbana non solo legata al calcio, il pensiero va a una polisportiva che porti altri sport e che diventi un nuovo punto di riferimento delle città. Abbiamo sessanta stadi nei centri di altrettante città che possono fare molto per il territorio. Questo dell’Olbia è un hub che può diventare punto di riferimento importante per le altre realtà. Ora ci troviamo in una fase operativa del progetto, sarà costituito un partenariato pubblico/privato: legame forte con le amministrazioni comunali in quanto proprietarie degli stadi, ma anche come elemento di connessione tra territorio e imprese. L’ambizione è far sì che questi progetti possano essere acceleratori di processo per il territorio attraverso il calcio“.
“Olbia è partita perché ha già firmato la convenzione e instaurato rapporti con il Comune – prosegue Ghirelli -. Prossimamente presenteremo il team che lavorerà in modo che si formi un reticolo organico che tocchi tutti i punti di interesse per questo progetto. Dobbiamo evitare che le varie somme messe a disposizione vengano utilizzate in maniera poco efficiente e cercare di metterle a sistema, usandole come volano. Dobbiamo lavorare per rendere completo il partenariato con convenzioni che devono avere arco di tempo utile per consentire gli spazi di manovra ai privati. Si tratta di usare questa occasione per lavorare tutti in sinergia, semplificando e rendendo trasparenti i percorsi burocratici“.
Ancora il presidente Marino: “La Lega, in questo senso, può svolgere ruolo importante per mettere a sistema le esperienze dei club e i vari problemi che hanno. Fondamentale sarà condividere questi processi sia a livello di amministrazione comunale che di Lega. Il PNRR non aspetta, i soldi vanno usati in modo tempestivo e richiedono interventi precisi. Noi siamo partiti per trovarci pronti e speriamo che tutte le componenti si allineino, ma sono ottimista. Noi abbiamo già il contratto firmato con una società importante che ci porterà a uno step progettuale più avanzato, non conosco bene le tempistiche ma una volta che si innesca il processo poi si procede spediti“.
Capitolo fondi a disposizione e tempistiche? Per Ghirelli dipende dal numero di progetti che verranno presentati, possono essere uno solo o sessanta, da questo dipende la capacità di intervento. Una cosa è certa: i tempi sono stretti e bisogna affrettarsi con la progettazione. “Abbiamo il quadro di riferimento e risorse, ora servono i progetti. Il problema sarà mettere in campo velocità e qualità con una struttura che sappia attivarsi per agganciare i vari vagoni del PNRR“.
Al momento non è stata ancora individuata la zona su cui sorgerà il nuovo impianto, “sono in corso valutazioni normative e ovviamente tecniche, bisogna scegliere bene. Tra qualche mese usciremo con l’idea definitiva“.
Roberta Marongiu