L’umore è nerissimo nel post Olbia-Vis Pesaro. Comprensibilmente amareggiato, il tecnico dei bianchi Max Canzi prova ad analizzare un pareggio che vede sfumare l’ennesima vittoria.
Le lezioni precedenti non servono?
“Le partite durano 90 minuti, a volte è capitato a noi di rimetterla in piedi, a volte ci è sfuggita la vittoria, altre volte abbiamo trovato una sconfitta, fa parte del gioco del calcio. Esistono gli avversari che hanno capacità di segnare. Abbiamo pareggiato contro una squadra avanti 5 punti in classifica, pagando un prezzo alto senza aver praticamente mai rischiato. Non siamo stati cinici ed è stato bravo il loro portiere a chiudere tante occasioni.
Oggi eravamo più offensivi, abbiamo fatto una buona partita, dominando nel primo tempo. Nel secondo un leggero calo ma eravamo in controllo. Troviamo l’ennesimo pareggio. Abbiamo dato continuità assoluta alle prestazioni e mancano le vittorie, è tutto qui. Non giochiamo per pareggiare ma guardando solo ai risultati sembra così. I cambi? Quando non si fanno è un problema, quando si fanno e si prende gol è un problema. Di certo sono il responsabile, qualcosa posso averla sbagliata così come anche i ragazzi in campo, altrimenti non parleremo di un pareggio, ma le scelte sono sempre ponderate sul momento che viviamo“.
La dimensione dell’Olbia è questa?
“Dopo 36 partite i valori sono questi. Ci sono mancate tante vittorie, il dato più significativo solo le uniche due nel girone di ritorno. Il gap sta tutto lì. Speravo che la partita contro la Carrarese avesse tolto il tarlo della paura, ma non è stato così. C’è da dire che io stesso ero convinto che nel finale non avremmo preso gol. Ho temuto di più in un’altra fase della gara in cui ci siamo risistemati dopo qualche tentennamento. Sul gol poco da dire, siamo usciti tutti molto bene poi Chierico è cascato su una finta e Marcandella ha fatto un gol pazzesco. Ma ora non è tempo di fare drammi, abbiamo ancora due partite, siamo in ballo per evitare i playout. Lottiamo fino alla fine per un obiettivo molto chiaro, la salvezza. Oggi era un crocevia importante per i playoff, ce l’abbiamo messa tutta per vincere ma non ci siamo riusciti“.
Rammarico sul rigore sbagliato? C’erano alternative a Ragatzu?
“Non in campo, Daniele è quello che li calcia meglio di tutti. L’ultimo lo aveva calciato (e sbagliato, nda) all’andata con il Modena. Di certo solo chi non li tira non li sbaglia“.
Roberta Marongiu