Prima conferenza della stagione alla vigilia della sfida casalinga dell’Olbia contro la Pistoiese, domenica alle 17:30. A presentare la gara, come di consueto, il tecnico Max Canzi, al secondo anno sulla panchina della squadra olbiese.
Con un “Nespoli” che potrà riempirsi per il 50% della sua capienza massima, torna il pubblico a fare da cornice e da incitamento ai bianchi, dopo quasi un anno di silenzio. “Abbiamo voglia di iniziare con il pubblico che può tornare sugli spalti e mi auguro che ci sia una bella risposta da parte loro perché vedere la gente assiepata dietro le panchine era un peccato“.
Rispetto allo scorso anno un precampionato diverso e più probante: “Abbiamo fatto una preparazione come speravo di fare anche lo scorso anno, ma causa Covid non è stato possibile per noi fare amichevoli. Quest’anno per fortuna è andata diversamente, abbiamo fatto qualche partita, qualcuna l’abbiamo giocata male – ammette – ma questo ci ha dato la possibilità di pesarci a livello sia di squadra che individuale per capire la risposta di vari giocatori in diversi ruoli. Siamo moderatamente soddisfatti e ora abbiamo una gran voglia di iniziare“.
Con gli ultimi rinforzi arrivati nelle ultimissime settimane ci sarà sicuramente una formazione inedita al netto di qualche giocatore che ha un ritardo nella preparazione rispetto ai compagni presenti da inizio ritiro. “Macini, ad esempio, è indietro con la condizione, non ha grande autonomia, ma qualche minuto da subentrato potrebbe comunque farlo“.
Quest’anno Canzi ha tante frecce nel suo arco e tante soluzioni diverse per approcciare la gara e cambiare in corso d’opera. “Ho più certezze e più soluzioni per l’inizio di stagione, sono molto fiducioso“.
Andiamo per reparti. “In difesa per affiancare Emerson abbiamo Boccia e Brignani che sono due giocatori molto diversi, il primo è rapido e per quanto abbia un percorso di crescita da fare ha dimostrato anche a Pescara di poterci stare; l’altro ha grande esperienza, essendo al suo terzo anno di C, ha forza fisica, è forte di testa, somiglia un po’ ad Altare, ma andiamo con calma, non voglio alzare troppo le aspettative“.
A centrocampo? “Inizialmente abbiamo preso Palesi per coprire il ruolo di Biancu, ma essendo tornato Roberto, il trequartista sarà lui. Palesi ha fatto tanto la mezzala, saprà certamente aiutarci”. Mentre in attacco: “Sicuramente davanti siamo un po’ più corti rispetto agli altri reparti, ma vedremo“.
Il primo avversario sarà la Pistoiese di Sassarini. “È molto difficile preparare partite come queste, la squadra è cambiata molto, non hanno ancora un’identità precisa, è una grande incognita. Poi magari partono fortissimi, perché non hanno grandi carichi di lavoro. Di certo conosco il mister, Sassarini, e so che il suo è un calcio molto propositivo, è di quelli che cerca sempre di giocare“.
Roberta Marongiu