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Max Canzi | Foto Sandro Giordano

Olbia: Canzi soddisfatto, Emerson: “Sto vivendo un sogno”

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L’Olbia chiude il 2020 con una pesante vittoria sul Lecco. Sesto risultato utile consecutivo e secondo clean sheet consecutivo ciò che porta in dote l’ultima partita dell’anno. Neanche l’espulsione ha cambiato l’inerzia della gara decisa al 10′ con la prodezza di Emerson.

Per il tecnico dei bianchi Max Canzi qualcosa di più della soddisfazione. “Eravamo in dieci, è complicato soprattutto con una squadra di questo livello, ma l’inferiorità numerica non significa necessariamente venir recuperati, così come essere in superiorità, come ci è successo varie volte, non significa vincere per forza. Oggi abbiamo concesso tanti calci d’angolo e punizioni ma tiri in porta nessuno. Abbiamo da recriminare noi perché dovevamo chiuderla prima”.

Importante questa continuità di risultati e soprattutto non prendere gol. Una squadra che vuole fare bene non può prescindere dal prendere pochi gol. Sono soddisfatto per l’applicazione tattica dei ragazzi e il gol arrivato su schema da palla inattiva che abbiamo provato per tante settimane e stavolta è andata bene”.

Dopo il rosso a Cadili il tecnico ha aspettato prima di fare mosse. “Abbiamo cambiato assetto, ma sapevo che avrei dovuto farlo a prescindere, poi dopo l’espulsione ci siamo messi a tre, volevo capire come stava Biancu a sinistra e devo dire che oggi ha fatto un’ottima prestazione per la prima volta da titolare. Ma devo dire che sono soddisfatto per tutti e per come sono entrati in campo i subentrati”.

Il protagonista di giornata è Emerson Ramos Borges con il primo gol in maglia bianca.

“Era uno schema provato da un paio di settimane, mai riuscito perché gli avversari ci hanno chiuso sempre. Oggi è andata bene perché loro hanno rischiato con le marcature, Daniele è stato bravo nella giocata, è andata benissimo ho calciato forte e alto e sono contento, ma soprattutto per prestazione della squadra”.

Il difensore ha anche qualche parola sulla situazione della squadra e le difficoltà iniziali. “Non siamo partiti bene ma abbiamo avuto molta pazienza nell’aiutare i ragazzi più giovani ad ambientarsi. Probabilmente visti all’inizio non sembravamo neanche squadra, ma serviva tempo per racchiudere tutti in un unico obiettivo. I ragazzi hanno capito che serve agonismo e servirà anche per il loro futuro al di là del livello tattico. Le motivazioni e la voglia di fare la differenza contano troppo. Nel momento difficile sarebbe stato troppo facile mandare via il mister, invece nel calcio serve pazienza e in questo paese non ce n’è. Ora è un peccato fermarci perché siamo in un buon momento, da gennaio inizia un altro campionato”.

 “Sto vivendo un sogno, sono a casa, il minimo che possa fare è cercare con gli altri di aiutare i ragazzi, tanto io imparo da loro e loro da noi. Dobbiamo renderci conto che siamo dei privilegiati, entrare nella mentalità di oggi, delle difficoltà economiche che ci sono e noi che abbiamo una società che lavora per noi e non ci fa mancare nulla. Dobbiamo solo giocare e fare bene”. 

Difesa a 3 o 4? Cosa preferisce Emerson? “Tutti hanno detto che non potessi giocare a 4, in realtà io ho iniziato a 4, mi trovo bene in qualsiasi ruolo, sono pagato per giocare. Se dovesse servire farei il portiere anche se non so quali prestazioni potrei garantire!”.

Roberta Marongiu

TAG:  Serie C
 
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