Trasferta difficile per i galluresi, che nell’anticipo di sabato sfidano i granata in testa al girone B di Serie C con 17 punti, ancora imbattuti grazie a 5 vittorie e 2 pareggi in 7 partite.
La giusta tensione: di questo è convinto Max Canzi, tecnico dell’Olbia che si presenta alla vigilia della sfida del Mapei Stadium per affrontare la Reggiana di Aimo Diana, capolista del girone B con l’intenzione di tirare un brutto scherzo all’amico e collega granata, ancora senza sconfitte in questo primo scorcio di campionato.
Sulla partita di Reggio Emilia
“Conosco bene Aimo, tra noi c’è bel rapporto. Sono sicuro che non sottovaluterà la partita, anche se va anche detto che noi non partiamo con i favori del pronostico. Ma non avremo timore, sanno che non possono lasciarci giocare il nostro calcio: sicuramente verrà fuori una bella partita, hanno qualità e ampiezza in rosa, senza considerare la cornice del loro stadio e con un notevole numero di spettatori. Recuperiamo sia Giandonato che Biancu, poi non so se giocheranno ma sono a disposizione. Se temo una ricaduta a livello di prestazione? Rischi non ne vedo, dubito che poi si possa soffrire l’appagamento. L’approccio alla gara deve essere quello giusto: quando abbiamo noi la palla dobbiamo imporre il nostro gioco, ma ovviamente non può funzionare sempre. Altrimenti devi essere bravo a reggere l’urto, sapendo che il pallino lo avranno loro e smorzare i loro punti di forza, ma noi arriveremo con la tensione giusta per giocare una grande partita”.
L’appello al pubblico olbiese
“Dobbiamo essere bravi in trasferta a mettere l’elmetto in testa, perché andiamo a giocare in stadi dove ci sono curve grandi e popolate dai tifosi. Sicuramente dovremo saper far fronte anche alla forza dei tifosi reggiani. In questo momento noi non l’abbiamo e spero che cambino le cose, perché il pubblico è un fattore da considerare: è l’uomo in più che potremmo avere e non abbiamo, anche se dobbiamo abituarci a giocare con il tifo contro. Devo dire che fin qui l’atteggiamento della tribuna è stato meraviglioso, perché trasmette passione e positività: la speranza è che anche la curva possa presto popolarsi e farci sentire tutto il suo calore”.
Roberta Marongiu