Il tecnico dell’Olbia Max Canzi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della ostica trasferta con la Pro Vercelli.
I bianchi sono chiamati a una risposta dopo una sconfitta con il Piacenza: non sarà facile contro una corazzata come la Pro Vercelli reduce da nove risultati positivi di fila: “Siamo reduci da un periodo in cui non abbiamo raccolto rispetto a quanto seminato: la strada tracciata è quella della prestazione, dobbiamo capitalizzare la prestazione e non parlo solo di attacco- esordisce Canzi-. Ovvio qualche gol in più anche se ne stiamo facendo abbastanza, ma anche gol in meno. La nostra linea è continuare con la prestazione migliorando i dettagli. Mi assumo le mie responsabilità, la squadra sta facendo quello che li dico: non abbiamo mai sbagliato un approccio, anche contro il Livorno. Affrontiamo una squadra che viene da nove risultati di fila, sono in grande fiducia e sono una grande squadra con alto livello tecnico. Vanno a 200 all’ora ed è caratterizzata dalla fase difensiva e offensiva. Sono cinque partite che non subiscono gol. Abbiamo dimostrato all’andata e sappiamo che possiamo giocarcela con tutti. Non è una frase fatta, ma la realtà dei fatti. Abbiamo fatto più punti con squadre più importanti in classifica. L’approccio alla gara? Non ci presenteremo come vittima sacrificale, cercheremo di fare la partita. Sicuramente non è una partita dove puoi essere passivo. Il rigore? Per me l’avversario ha iniziato una simulazione fuori, poi un fallo involontario di Altare: ci stava, ma dobbiamo avere lucidità e pragmatismo di portare a casa un punto invece di zero”.
Si ritorna poi con il KO interno con il Piacenza: “Ci siamo guardati in faccia e ci siamo domandati se fosse il caso di cambiare qualcosa e abbiamo deciso di continuare così. Da queste situazioni si esce con la compattezza, gruppo squadra, squadra allenatore e squadra-allenatore e società. Siamo convinti di riuscirci. Il presidente confermando la fiducia si è dimostrato ancora una volta una persona coerente. Normale un allenatore sia sempre sotto esame, fa parte del gioco. Ho la fortuna di lavorare per una società che va oltre al risultato”.
Sul risultato potrebbero aver gravato dei cambi non indovinati o un calo di condizione? “Guardando solo l’andamento della partita verrebbe da pensarlo, ma sarebbe ingeneroso dirlo verso giocatori che sono subentrati e poi è il risultato è cambiato. Quando fai un cambio è perché le cose non stanno già andando bene. La partita va analizzata nel complesso, va analizzato il trend e anche le situazioni di gioco ed episodi. Calo fisico? I dati che abbiamo non ci preoccupano. Magari fai qualche corsa perché magari ti viene una paura inconscia. A volte è così”.
Sull’attacco, con Ragatzu che ha segnato il secondo gol consecutivo su azione: “Dico sempre a Daniele di rimanere in area, è una cosa su cui stiamo lavorando. D’istinto è sempre generoso quindi tende a vagare per il campo. Il mio consiglio è quello di rimanere sempre più vicino all’area dove può essere letale. Il feeling con Udoh e anche Biancu aggiungerei, sta migliorando: questo attacco sta funzionando, senza nulla togliere agli altri che danno il loro contributo. I risultati nel calcio sono quelli che danno il giudizio finale, chi vede le partite vede che non abbiamo raccolto quanto seminato. Però non si campa di quello seminato, ma delle piantine che crescono… Dobbiamo essere sempre più cattivi sotto porta. Ero d’accordo su quanto detto da Manuel la settimana scorsa sul fatto di essere più furbi: con il Piacenza abbiamo concesso due palle in area, ma paradossalmente l’abbiamo gestita meglio di Livorno anche se abbiamo perso”.
Chiusura sulla situazione del Girone A e gli indisponibili: “Noi guardiamo a fondo le partite degli avversari e penso che loro facciano altrettanto: difficile possano sottovalutare un avversario, magari potrebbero farlo in maniera inconscia. Da qui alla fine sono tutte partite importanti, ma non sono ultime spiagge: noi dobbiamo continuare con le prestazioni, i punti a disposizione sono tantissimi. Si può crollare, così come esplodere. Ogni punto è oro per noi e va preso: siamo consci del fatto che abbiamo buttato via 5 punti in due partite che ci avrebbero dato modo di vedere la classifica in una maniera diversa. Indisponibili? Arboleda e Ladinetti squalificati, Occhioni non l’abbiamo recuperato. Poi mancheranno anche Barone e Pisano ovviamente”.
Matteo Porcu